Libri stranieri dell'autore Hermann Hesse
Hermann Hesse nasce nel 1877 a Calw nello Shwarwald (Germania). Il padre è un missionario protestante, mentre la madre è la figlia di un missionario cultore di orientalistica: l’educazione familiare rigida e opprimente avvia lo stesso Hermann a studi teologici, che abbandonerà solo dopo una fuga e un tentato suicidio. Tornato a Calw, Hermann comincia ad assistere il padre in casa editrice, per poi fare un periodo di apprendistato in libreria. Si dedicherà stabilmente alla letteratura dal 1904, quando esce il suo primo romanzo intitolato “Peter Camenzind”. Lo stesso anno Hesse si trasferisce in Svizzera, sul lago di Costanza. Nel 1911 intraprende un importante viaggio a Ceylon, Sumatra e in Malaysia, che segnerà la sua produzione successiva. Pacifista e antinazionalista, durante la Prima guerra mondiale si occupa di assistere i prigionieri di guerra. Nel 1919 pubblica il romanzo di formazione “Demian” e si trasferisce a Montagnola, nei pressi di Lugano, dove si dedicherà anche alla pittura. La sua opera di maggior successo, "Siddharta", vede la luce nel 1922. A seguire escono “Il lupo della steppa” (1927), "Narciso e Boccadoro” (1930), “Il pellegrinaggio in Oriente” (1932) e “Il gioco delle perle di vetro” (1943). Nel 1946 è insignito del Premio Nobel per la letteratura. Vanta una produzione letteraria vastissima, nella quale figurano anche quindici raccolte poetiche. Per la sua critica alla società capitalista, per l’esistenzialismo e la vicinanza alle filosofie orientali, Hesse è diventato dopo la morte - avvenuta a Montagnola nel 1962 - un autore cult tra i giovani pacifisti e hippie degli anni Sessanta.