Libri stranieri dell'autore Arthur Conan Doyle
Arthur Conan Doyle (Edimburgo, 1859 – Crowbourogh, 1930) ha inventato uno degli investigatori più noti di tutti i tempi e creato il sottogenere dei gialli deduttivi. Laureato in medicina, iniziò a pubblicare le sue prime opere durante gli studi universitari e nel 1887 presentò la prima storia incentrata sull’intuitivo detective Holmes in “Uno studio rosso”. “Il segno dei quattro”, “Il mastino di Baskerville”, “La valle della paura” sono gli altri romanzi dedicati all’eccentrico investigatore e ben cinquantanove sono i racconti in cui Holmes e la sua spalla, il dottor Watson, sono protagonisti. Perspicacia, spirito di osservazione, logica sono i mezzi con cui sono risolti tutti gli intricati casi; in fondo “il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare” e sono precisamente queste a indicare ogni volta la pista giusta per trovare il colpevole. Ambiguo è stato il rapporto tra l’autore e la sua più nota creatura letteraria: non sempre Doyle si dimostrò contento dell’eccessiva fama che ottenne il personaggio cartaceo a discapito della propria persona e delle sue doti di scrittore. Accanto alle avventure di Sherlock, Doyle sperimentò racconti di genere fantastico, come quelli con protagonista Challinger, romanzi storici, come “La compagnia bianca”, e saggi di vario argomento.