Bob Marley. Coming in from the cold

Un libro molto bello, libero e, io ritengo molto molto innovativo. La storia è ben fatta ed originale, era diffcile scrivere qualcosa di nuovo sul reggae e su bob ma montella ci riesce e invece di accontentarsi di scrivere la solita storia su Reggae, Babylon, ganja e via dicendo costruisce uno sguardo fiabesco e felliniano sia sull'italia di oggi, sull'immigrazione e offre un punto di vista nuovissimo sul reggae parlando dell'Africa e di questa musica vista con lo sguardo di un musicista senegalese. Inoltre questa storia parla di uomini e donne, di religone e pure di politica... Ed è vero, certe pagine sono bianche, ma ricordano un certo Pazienza autore a cui Montella è già stato accostato e la leggibilità è alle stelle... Raramente ho letto un racconto così coinvolgente e ben scritto... Siamo davanti ad un gioiellino che non ho paura di definire letterario e più che reggae iconoclasta e punk. Provare per credere. Andrea Pavese

Un fumetto che delude abbastanza un fan di Bob perchè solo a brevi scatti è presentata la figura del musicista giamaicano, tra l'altro poco approfondita. La storia è un po' noiosa e basata soprattutto sulle generalità del reggae e sulla cultura rastafariana, anche con riferimenti storici al periodo di schiavitù del popolo africano sotto la colonizzazione inglese. E' più che altro un fumetto che vuole trasmettere una chiave di lettura del reggae come un inno di libertà e uno strumento per l'unione e la pace tra tutti i popoli. Il tratto dei disegni è molto semplice ed essenziale, alcune pagine sono addirittura in gran parte bianche e questo aumenta la delusione nel lettore.