Bellezza e fragilità
- Editore:
Neri Pozza
- Collana:
- Bloom
- Traduttore:
- Briasco L.
- Data di Pubblicazione:
- 3 settembre 2009
- EAN:
9788854503724
- ISBN:
885450372X
- Pagine:
- 266
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Letteratura, storia e critica: letteratura dal 1900, Cinema, film
Descrizione Bellezza e fragilità
Daniel Mendelsohn, l'autore de "Gli scomparsi", la grande storia di una famiglia ebrea annientata durante l'Olocausto, è un elegante classicista e uno dei critici più temuti e rispettati d'America. In questa nuova opera intraprende una ricognizione dei registi e degli scrittori che influenzano la nostra vita e il nostro mondo, libri e film di grande successo che entrano in ogni casa e vengono visti in migliaia di sale cinematografiche. Opere d'arte e di consumo, raffinati romanzi o prodotti puramente commerciali, da "Amabili resti" di Alice Sebold a "Brokeback Mountain", da "Kill Bill" a "Everyman" di Philip Roth, da Pedro Almodovar a Michael Cunningham, da "Maria Antonietta" di Sofia Coppola a Middlesex di Jeffrey Eugenides, fino a "Le benevole" di Jonathan Littell. Mendelsohn interpreta l'influenza del mondo greco e romano sulla cultura popolare in film come "Troy" e "300", analizza le ambiguità estetiche e politiche di chi impone uno sguardo troppo contemporaneo sui grandi classici, discute il rovinoso effetto del sentimentalismo dopo l'11 settembre e la fondamentale importanza della grande letteratura del passato per una piena comprensione del presente. Ogni testo, ogni film, diventa cosi uno spunto per una riflessione sullo statuto dell'arte e dell'artista, sul rapporto tra bellezza e vita quotidiana, sul ruolo necessario che la creatività e la cultura hanno nella realizzazione e nello sviluppo della società e dei suoi individui.
Recensioni degli utenti
Una lettura colta-10 maggio 2012
Un volume che consiglio davvero. Mendelsohn, teorico dalla cultura impressionante, grande studioso dell'epoca greca, ci consegna una serie di saggi critici su film e romanzi. Parte dall'idea, ripresa da Tennessee Williams, che "quando ci si trova di fronte a un oggetto di vetro splendidamente creato, si notano subito due cose: la sua bellezza e la sua fragilità".
Bellezza e fragilità-1 marzo 2011
Testo molto interessante, visto che - come è facile sospettare - adoro la letteratura e il cinema. Mi piacciono molto anche i saggi, nonché conoscere - attraverso ogni canale possibile - conoscere le novità o le opere fin'ora sfuggitemi. Se anche voi avete questi stessi interessi, allora non lasciatevi scappare "Bellezza e fragilità" di Menedelsohn.
Bellezza e fragilità-8 ottobre 2010
Anche se non condivido qualche posizione di Mendelsohn, per esempio quando parla di Quentin Tarantino, nel complesso la raccolta di saggi mi è piaciuta: sono recensioni a carattere divulgativo, ma non si fermano alle impressioni superficiali. Per me le migliori sono quelle a Troy, 300 ed Alexander, dove il Nostro, da filologo classico, ha giuoco fin troppo facile nello smontare le sceneggiature mostrandone la sostanziale vacuità. Credo che, a questo proposito, sia particolarmente significativo, come ricorda Mendelsohn, il modo scombiccherato con cui Alexander traduce l'episodio (ben noto oggetto di classica versione liceale)dell'incontro tra Efestione e la madre di Dario che lo scambia per Alessandro.