€ 9.00 Disponibile in altre edizioni:![]() e ritira quando vuoiScopri come ![]() ![]() Le Beatricidi Stefano Benni
Trama del libroMolti si sono chiesti, sprecando pagine di saggi e di critiche letterarie, se il vero protagonista della Divina Commedia fosse lo sparuto Dante Alighieri nella sua selva oscura o il fine supremo, l’obiettivo del suo viaggio, ovvero Beatrice. Stefano Benni ci risponde con un omaggio e una raccolta di otto monologhi dal titolo, per l’appunto, “Beatrici”. Prima spettacolo teatrale e poi diventato libro, questo volume è un atto di ossequio alla figura femminile e una dedica a tutte le giovani attrici. La donna è complessa, per il mondo e qui per Benni in primis, ma con questi monologhi lo scrittore ne rende una rappresentazione stratificata e sfaccettata che è quasi totalizzante. Questo libro può essere letto e ascoltato perché nelle sue parole c’è sempre la voce femminile, suadente, stridula, a volte addolorata o rappacificata con il mondo circostante a cui la donna però sempre si riunisce scontrandosi perché l’universo parla soprattutto al maschile. “Le Beatrici” sembra persino profumare di donna, di mamma, di sorella o di nonna che ci racconta la sua storia davanti ad un fuoco o più modernamente davanti alla tv. Inneggia al femminile il grande scrittore e lo fa destrutturando persino la parola, rendendo la complessità della donna anche nella scrittura, nell’aspetto più strettamente verbale e grammaticale. Sei poesie che parlano d’amore separano un monologo dall’altro e lo rendono traccia unica in un’opera che è teatro puro e piccolo capolavoro. Dante così nel suo impervio cammino incontra la sua musa, l’amore effimero e platonico, la perfezione che si incarna in volto e corpo umano, ma la sua Beatrice si trasforma e diventa una sorta di affascinante mostro a sette teste. La donna non è raccontabile in un’unica versione, è sempre più frastagliata, vuole raccontarci Benni, e le otto figure che ci presenta potrebbero essere l’espressione di una sola figura femminile, di una sola Beatrice. Gli otto monologhi sono metafora di otto donne, ma prima di tutto della società che viviamo, intrisa di individualismo e di solitudine. Con un’ironia amara e dolce allo stesso tempo, “Le Beatrici” ci racconta l’oggi e l’io che si frappone all’universo, di cui la donna è in un certo senso assoluta creatrice. .Voto medio del prodotto: ![]() di P. Sabrina - leggi tutte le sue recensioniHo conosciuto l'autore frequentando un corso di teatro. La regista quest'anno ha deciso di assegnare a ciascuno attore dei monologhi ed ecco Le Beatrici, una raccolta di monologhi tutti al femminile: ogni tema, sempre attualissimo, è trattato con sagacia ed ironia... rende ogni protagonista l'eroina del mondo in cui vive! Ritieni utile questa recensione? SI NO ![]() di A. Stefano - leggi tutte le sue recensioniQuesto testo è composto da 8 monologhi tutti al femminile con protagoniste diversissime sia fisicamente che psicologicamente, troviamo una suora assatanata, una donna in carriera una vecchia sognatrice ecc. Le Beatrici" è l'accavallarsi e l'accostarsi di voci, a metà tra la realtà quotidiana e il teatro. In questo caso Stefano benni è un uomo che cerca di raccontarci un mondo di donne e a volte ci riesce veramente bene. Da leggere ![]() di C. Rosa - leggi tutte le sue recensioniUn libro che ha come protagoniste tutte donne che attraverso dei profondi monologhi. Otto racconti che evidenziano in modo particolare i vizi, le virtù e la dolcezza dell'universo femminile contemporaneo senza tralasciare la loro gentilezza nonostante le difficoltà odierne. Impossibile non sorridere di fronte a queste donne in cui ognuno di noi può rispecchiarsi. Un libro che consiglio di leggere assolutamente! ![]() di V. Silvana - leggi tutte le sue recensioniUn libro di poche parole, che non vuole assolutamente farsi notare. Eppure la trama poteva giocare un ruolo maggiore in questo libro dove sembra che tutto sia stato costruito tanto per, quasi alla rinfusa e frettolosamente. Per una lettura molto occasionale, che non cerchi casi letterari o situazioni coinvolgenti- Le beatrici non è nulla di tutto questo. ![]() di C. Marco - leggi tutte le sue recensioniUn libro scritto quasi per una lettura davvero ed esageratamente occasionale, che non superi le 2 ore di tempo necessarie al suo completamento. Tuttavia riesce a dare poche ma buone emozioni con forte spirito, tramite unos tile leggero, fluido e a tratti comico. Le beatrici sembra non voler pretendere alcun'chè, ma ciò che rilascia basta ed avanza. ![]() di L. Vito - leggi tutte le sue recensioniDiverso. Non c'è altro attributo per descrivere questo breve volumetto di Stefano Benni. Otto monoghi e un paio di poesie, certamente molto carine, ma che lasciano un vago senso di delusione. Per chi ha amato il Benni della Compagnia dei celestini questo libro è senza dubbio un'altra cosa, sicuramente non paragonabile. ![]() di S. Giuseppe - leggi tutte le sue recensioniBenni mi è sempre piaciuto e ho letto tutti i suoi libri perchè la sua ironia è divertente e i testi scorrono tutti senza difficoltà di comprensione e in modo molto gradevole, ma stavolta questo libro è stato una vera delusione! Innanzitutto devo dire che libri di così poche pagine mi sembrano un pò "uno spreco", ma soprattutto è stato deludente il contenuto: otto monologhi incentrati sull'universo femminile ma che sembrano non avere un inizio ne una fine, senza capo ne coda... ![]() di A. Laura - leggi tutte le sue recensioniConcordo con la recensione preceente: è proprio vero che Benni o piace o non piace... A me all'inizio piaceva poi il suo stile surreale mi ha iniziato a stancare... Adesso ho letto il suo ultimo libro e davvero l'ho trovato inutile! Una serie di otto saggi teatrali che però non hanno ne capo ne coda, ne trasmettono un messaggio... Davvero un libro senza senso! ![]() di F. Francesca - leggi tutte le sue recensioniBenni o ti piace o non ti piace. Le vie di mezzo non ce l'ha. A me piaceva ma dopo N libri mi ha annoiato e Le Beatrici, che alla fine non è altro che un insieme di monologhi teatrali rientra nella seconda parte della produzione di Benni. Parla di donne, donne del presente, del passato, inventate e reali ma si sente che a scrivere è un uomo. Non mi è piaciuto tranne che l'inizio della Ballata dell'amore rifatto. Quella fa ridere di gusto ![]() di L. Alice - leggi tutte le sue recensioniAdoro Benni, il suo modo di scrivere, di raccontare la realtà con delle storie surreali. 8 monologhi di 8 donne apparentemente completamente diverse, 8 donne con una concezione della vita totalmente diversa. 8 donne che si dimostreranno così reali e così comuni. Benni, introducendo ballate e anche una canzone finale dedicata e scritta per Fabrizio De Andrè, non fa sconti a quello che siamo! Ci sbatte in faccia la verità nuda! |
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