Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell'impero romano
- Editore:
Laterza
- Collana:
- Economica Laterza
- Edizione:
- 10
- Data di Pubblicazione:
- 15 Aprile 2010
- EAN:
9788842093299
- ISBN:
8842093297
- Formato:
- brossura
Descrizione Barbari. Immigrati, profughi, deportati nell'impero romano
"Un mondo che si considera prospero e civile, segnato da disuguaglianze e squilibri al suo interno, ma forte di un'amministrazione stabile e di un'economia integrata; all'esterno, popoli costretti a sopravvivere con risorse insufficienti, minacciati dalla fame e dalla guerra, e che sempre più spesso chiedono di entrare; una frontiera militarizzata per filtrare profughi e immigrati; e autorità di governo che debbono decidere volta per volta il comportamento da tenere verso queste emergenze, con una gamma di opzioni che va dall'allontanamento forzato all'accoglienza in massa, dalla fissazione di quote d'ingresso all'offerta di aiuti umanitari e posti di lavoro. Potrebbe sembrare una descrizione del nostro mondo, e invece è la situazione in cui si trovò per secoli l'impero romano di fronte ai barbari." Per molto tempo la gestione di questo flusso di popoli attraverso i confini dell'Impero produce un equilibrio instabile ma funzionale, che garantisce ai Romani l'approvvigionamento di nuove leve per l'esercito e per la coltivazione dei campi, in cambio dell'assimilazione nei più grande "Stato" del pianeta.
Recensioni degli utenti
Saggio divulgativo-22 Settembre 2010
Analizza, con lucidità e accurato vaglio delle fonti, il fenomeno delle cosiddette "invasioni barbariche" nell'Impero Romano, trascendendo dal piano puramente epifenomenico dei conflitti armati, e affrontando invece il più interessante aspetto delle migrazioni di popoli, che tentavano di entrare nell'Impero spinti dalla povertà, dalla fame o sotto la minaccia di invasioni esterne.
L'importanza degli "stranieri"-3 Agosto 2010
Un aspetto che passa spesso in secondo piano è quello degli schiavi, che per Roma sono il motore che sta sottocoperta, ma che permette a Roma di vivere, di combattere, di dedicarsi alle arti. Questo libro mette in risalto gli schiavi e gli "stranieri"e permette di conoscere i cosiddetti "barbari". Interessante.