Ballo di famiglia di David Leavitt edito da Mondadori

Ballo di famiglia

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
13 novembre 2009
EAN:

9788804595052

ISBN:

8804595051

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4 di 5 su 4 recensioni

Ballo di famigliaDi V. FILIPPO-4 settembre 2011

Senz'altro il migliore libro di Leavitt. Nascita della religione dell'avere contro quella dell'essere, gli Yuppies che tentano di conquistare il mondo che a loro avviso è stato fatto esclusivamente per loro, richhi, belli, intraprendenti e senza scrupoli. Questo è il grande tema generazionale sullo sfondo, con l'aggiunta della diversità sessuale vissuta ancora come una malattia da celare a tutti, famiglia compresa.

Un buon libroDi C. Alberto-24 marzo 2011

Libro d'esordio di Leavitt, contene tutte le tematiche che ne hanno fatto il portavoce di una generazione di scrittori americani anni '80. Ben scritto, a tratti anche piuttosto originale, nei sui racconti è decisamente il ritratto - molto ben dettagliato - di un decennio che bene o male ha visto cambiare il mondo... Da leggere.

Ballo di famiglia Di V. Anna-13 febbraio 2011

Però, che tristezza. Queste famiglie medio-borghesi colme di segreti nascosti dietro facciate perbeniste. La verità è che è stata un'esperienza inquietante: ci ho visto il mio passato, il fallimento dei miei genitori, il mio dolore che nessuno capiva (forse perché non lo mostravo), e ci ho visto un mio possibile futuro. Diventare una donna come Suzanne? Così impregnata di rimorso, rimpianto, e buona volontà per fingere che tutto sia perfettamente ok. Cavoli, speriamo di no. Speriamo, soprattutto, di non commettere una cosa orribile come quella di cui questa madre si rende conto: aver perso per strada i suoi figli per pigrizia, perché semplicemente non si era data abbastanza da fare. Immensamente triste.

Ballo di famigliaDi c. Giovanni-9 ottobre 2010

Ritengo che ciascuno di noi valuti ciò che legge anche in rapporto al momento storico in cui legge: letti oggi, questi racconti di Leavitt possono anche sonare semplicemente come ritratti della società americana degli anni 80, magari noiosetti e spogli stilisticamente. A parte il fatto che qui il tono dimesso e grigio aggiunge fascino al ritratto poco lusinghiero di quella società, per chi li leggeva al tempo in cui uscirono essi si caricavano di significati che oggi è difficile cogliervi: per esempio, la ricerca faticosa di rapporti gay stabili e tra eguali, in un mondo spazzato dalla falce dell'AIDS, dove però baluginavano ancora gli ultimi fuochi della rivoluzione post-Stonewall. Sicuramente il ventenne di oggi non riesce a "sentire" queste pagine come chi era ventenne allora; e, inevitabilmente, il voto altissimo che dà quest'ultimo risente soprattutto dei suoi ricordi.