Libro La badante di Bucarest di Gianni Caria La biblioteca del tempo di Robin

La badante di Bucarest

Editore:

Robin

A cura di:
A. Lombardi
Data di Pubblicazione:
9 febbraio 2012
EAN:

9788873719014

ISBN:

8873719015

Pagine:
160
Formato:
brossura
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Trama Libro La badante di Bucarest

Maria, ex insegnante licenziata per esubero con due figli adolescenti, è costretta a lasciare un'Italia che, a seguito del tracollo economico, si trova ora nelle stesse condizioni dei paesi dell'est. Va a Bucarest per lavorare come badante, in una casa borghese di nuovi ricchi: deve assistere un anziano bloccato a letto. Un po' alla volta tra i due si instaura un rapporto particolare. "La badante di Bucarest" è una storia di riposizionamento sociale e psicologico, in cui la protagonista riflette sugli inganni culturali della società, sulla colpa, sul rapporto con il marito e i figli, sul nuovo classismo o razzismo dei romeni, dove non mancano situazioni e pensieri intrisi di amara ironia.

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Recensioni degli utenti

5 di 5 su 1 recensione

Il destino rovesciato Di L. Giuseppe - 1 ottobre 2012

Attraverso la vicenda di Maria, professoressa (già) benestante, madre di due figli, la cui vita è travolta da una crisi economica devastante, che spinge i ricchi italiani di un tempo ad accettare anche le occupazioni più umili (come appunto, la badante di anziani non autosufficienti) nei paesi dai quali appena qualche anno prima folle di disperati si muovevano per inseguire il benessere, il romanzo ci conduce a ripensare in modo diverso ed originale alla nostra storia recente, ai rapporti tra popoli diversi e tra generazioni e alle difficoltà di un'autentica integrazione, proprio in un momento in cui la situazione economica globale conferisce allo scenario delineato nel racconto un'imprevista e inquietante attualità. E ciò fa senza trascurare abilmente una continua introspezione che fa emergere paure e fragilità della protagonista (e non solo di lei) , che pure convivevano con la condizione di (apparente) benessere in cui Maria ed i suoi cari erano vissuti prima del tracollo. E tuttavia da un testo che sembra trasudare solo angoscia ed inquietudine proviene un invito pressante al recupero dell'essenzialità e dell'autenticità della vita e dei sentimenti che un'ottusa opulenza rischia di oscurare del tutto. Veramente molto bello.