L' autonecrologia di Jonathan Swift
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Piccola biblioteca Adelphi
- Data di Pubblicazione:
- 6 giugno 2007
- EAN:
9788845921599
- ISBN:
884592159X
- Pagine:
- 101
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Letteratura, storia e critica: narrativa, romanzieri e scrittori di prosa
Descrizione L' autonecrologia di Jonathan Swift
L'autonecrologia, osserva Lodovico Terzi, "è trasgressiva, narcisistica, creativa, e presuppone due qualità squisitamente letterarie: il gusto del paradosso (come autore dell'annuncio funebre il morto ruba la parte al vivo) e un incoercibile protagonismo (nemmeno da morto il morto è disposto a cedere la parola)". Jonathan Swift, a cui non fanno difetto né l'uno né l'altro, va ben oltre e nel 1731 si diverte (con il suo solito spirito feroce) a mettere in scena la propria morte e tutte le reazioni che susciterà, negli estimatori come nei detrattori: dall'insofferenza dei congiunti per l'eccessivo prolungarsi dell'agonia, al compiacimento di chi al confronto con il moribondo si sente vivo e sano, allo sgomento di chi nella sua imminente dipartita vede profilarsi la propria, fino al "compianto" (si fa per dire) della regina in persona, che nel ricevere la notizia esclama: "Davvero se n'è andato? Era ora! / È morto, dici? Be', marcisca pure". La beffarda vena filosofica e morale che intride questo testo ha ispirato il traduttore a riprendere i vari temi toccati da Swift - l'amore e il potere, l'amicizia e l'ambizione personale, lo slancio morale e i meandri dell'ipocrisia - e a intercalare alla lettura dei versi (in quelle "pause naturali" che la lettura stessa sottintende) una serie di riflessioni, o digressioni. Ne risulta un piccolo libro originale, bizzarro e intrigante - una sorta di dialogo fra il grande scrittore satirico del Settecento e il suo estroso interprete moderno.
Recensioni degli utenti
Contro gli ipocriti-22 aprile 2012
Questo originale e divertente libro pieno di paradossi, satira e autoironia bisognerebbe sfogliarlo dopo aver letto qualsiasi altra opera si swift. L'autore irlandese si lancia in un autonecrologia veramente godibile che qui è curata e ben sviscerata da ludovico terzi. Vale la pena sottilineare il sarcasmo che egli riserva agli ipocriti, tirando in ballo La rochefoucauld che sosteneva che l'ipocrisia è un offerta che il vizio rende alla virtù.