L' atroce delitto di via Lurcini. Commedia nera n. 3

Francesco Recami continua con le sue commedie nere e la numero tre è dedicata al mondo dei senzatetto. In “L’atroce delitto di via Lurcini” troviamo infatti Franzes, il capo clochard del rifugio vicino alla stazione di Firenze, convinto di aver ammazzato una donna. Il perché è molto semplice: sotto le sue coperte, accatastate l’una sopra l’altra, ha trovato un coltello pieno di sangue, una parrucca rossa che indossava la donna uccisa e delle scarpe con tacchi vertiginosi. Ma perché Franzes non si ricorda proprio nulla? Dentro la palazzina, che si affaccia sulla stazione di Santa Maria Novella, molte cose strane accadono e Franzes decide di vederci chiaro perché qualcuno vuole accusarlo di omicidio e liberarsi della sua presenza di capo all’interno del rifugio. Mentre le indagini prendono vita e costringono anche altri clochard a partecipare, un coreografo venuto dall’altra parte del mondo ha deciso di coinvolgere gli abitanti del rifugio in uno spettacolo che si intitolerà “Gli ultimi” e che verrà realizzato proprio nel palazzone abitato abusivamente dai senza tetto. Francesco Recami, ancora una volta, ci regala una pagina di vita, condendola di omicidi e di una galleria di personaggi indimenticabili. “L’atroce delitto di Via Lurcini. Commedia nera numero 3” è un romanzo che non si dimentica, che fa ridere, lasciando l’amaro tra le pagine.