L' atlante criminale. Vita scriteriata di Cesare Lombroso di Luigi Guarnieri edito da BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

L' atlante criminale. Vita scriteriata di Cesare Lombroso

Data di Pubblicazione:
12 settembre 2007
EAN:

9788817018111

ISBN:

8817018112

Pagine:
316
Formato:
brossura
Argomento:
Reati e criminologia
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Descrizione L' atlante criminale. Vita scriteriata di Cesare Lombroso

Enciclopedista del delitto, eroe screditato e mal chiacchierato delle patrie scienze, grafomane tra i più incontinenti di ogni epoca, campione donchisciottesco di intraprese deliranti, Cesare Lombroso fu in effetti - e questa è la rivelazione che ha trasformato Luigi Guarnieri in scrittore - un grande personaggio romanzesco che, solo per avventura, visse nel mondo del reale prima che sulle pagine di un libro. Avventurosa e strana è stata dunque, non solo la vicenda di Lombroso, ma anche quella dell'autore che ne ha trasposto la vita in letteratura: Guarnieri, prima vittima dell'ambigua fascinazione di un fallito geniale e visionario, ha dedicato anni alla lettura degli scritti lombrosiani e delle testimonianze su di lui. Per allestire, alla fine di un appassionante percorso di "identificazione proiettiva", il romanzo di un uomo eccentrico, irregolare e indimenticabile.

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3 di 5 su 1 recensione

L'atlante criminaleDi c. lorenzo-28 ottobre 2010

La figura di Cesare Lombroso, questo pazzoide geniale, è così vivace e prorompente da rendere molto gradevole questa sua biografia romanzata che è anche uno spaccato del mondo scientifico e pseudo-scientifico dell’Ottocento. Tra crudeli esperimenti su malati di mente e i pellagrosi, spaccati di ambiente borghese, cronache di sanguinosi delitti, sedute spiritiche ed attentati anarchici, il libro scorre piacevolmente. Purtroppo, come afferma giustamente nella prefazione Luigi Guarnieri non è, bontà sua, “Cervantes o Goethe o Shakespeare” e l’autore non è altezza del personaggio. Particolarmente libero e incongruo è spesso l’uso degli aggettivi: “l’inetto Aronne” (potrebbe essere un personaggio di Campanile), “nome ominoso Eloisa” (perché dovrebbe portar sfiga?), “Lombroso … eroe eponimo di una fase molto lunga della mia vita” (a cosa avrebbe dato il nome?), "il seminale articolo Sul tatuaggio degli italiani e così via; sembra che l’autore si sia divertito a cercare aggettivi strani e desueti sul vocabolario e ad usarli secondo il suono.