Assassinio nella cattedrale di Thomas S. Eliot edito da Cofine

Assassinio nella cattedrale

Editore:

Cofine

Edizione:
2
A cura di:
R. Zoppi
Data di Pubblicazione:
2016
EAN:

9788898370306

ISBN:

889837030X

Pagine:
144
Formato:
brossura
Acquistabile con la

Descrizione Assassinio nella cattedrale

In questa II edizione (riveduta rispetto alla prima di novembre 2015) la traduttrice e curatrice ha cercato di rispettare il più possibile l'intenzione di Eliot di creare un'opera drammatica e lirica insieme, con un uso del verso teso a far comprendere che il dramma vuole essere una sorta di azione rituale, attraverso cui il pubblico possa subire una trasformazione simile a quella subita dal Coro delle donne di Canterbury. In quest'ottica, è stato compiuto uno sforzo per rispettare anche nella traduzione l'uso della rima, che bene assolve al compito di creare tensione e drammaticità laddove richiesto.

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4 di 5 su 3 recensioni

Pietra miliare della letteratura internazionaleDi P. Mario-10 marzo 2012

Eliot dipinge con toni epici e drammatici il sacrificio dell'arcivescovo di Canterbury Beckett, che non si piegò ai voleri del potere e pagò con la vita. Gli spunti di riflessione umana, politica e filosofica si susseguono in dialoghi al confine stilistico del teatro dell'assurdo, e spesso colpiscono il lettore come uno schiaffo sonoro, leggendolo sembra quasi di trovarsi di fronte al palcoscenico ad osservare i personaggi in azione.

San Tommaso Becket: maestro di coerenzaDi F. Antonino-30 ottobre 2011

Il presente volume, scritto da un autore, del quale riesco ad apprezzare, in ogni sua opera, i profondi versi letterari, narra la storia dell'Arcivescovo di Canterbury, San Thomas Becket, avvenuta intorno al 1100 d. C, ossia in pieno medioevo, ove la cultura popolare era, di fatto, la propagazione e l'estensione del cristianesimo nella vita pubblica e sociale dell'essere umano. Da tale premessa, occorre avanzare al fine di delineare i tratti fondamentali della vita del religioso. Infatti, il libro apre cronologicamente con il ritorno del prelato dall'esilio francese, imposto informalmente, a suo tempo, dal sovrano inglese, e durato complessivamente un periodo di sette anni. Motivo del contendere era stata la volontà di Tommaso, in funzione di arcivescovo, di non voler piegare le proprie funzioni religiose e di comunione con il pontefice di Roma alle pretese del potere temporale, incarnate dal sovrano, il quale mirava ad inglobare il potere religioso all'interno di un contesto monarchico, facendo degradare, in tal modo, la fede di Cristo in morale antropocentrica, il cui punto nodale sarebbero state, per l'appunto, le ambizioni dello stesso sovrano. Da ciò, il re, di concerto con i suoi baroni, intraprende il progetto di "conversione" delle funzioni del prelato attraverso l'invio dei cosiddetti "tentatori", uomini assoldati dal sovrano, i quali, prospettando punti di vista differenti, cercavano "con le buone" di riscrivere i rapporti tra Stato e Chiesa nell'Inghilterra medievale, cercando di creare, così, una pericolosa commistione tra i due ordini, caratterizzata dalla subordinazione di quest'ultima al mondo secolare e giungendo, in ultima istanza, a formare una contraddittoria forma di cesaropapismo statuale. Naturalmente, San Tommaso Becket, rispondendo ai suoi interlocutori, fa, garbatamente, presente come la Sua persona e la Sua funzione non sono altro che strumenti di Dio, i quali perseguono, primariamente, la giustizia di Dio, e, conseguentemente, rimangono entrambi legati in comunione con il pontefice romano, del quale egli stesso riconosce il primato episcopale. Successivamente, San Tommaso Becket verrà ucciso da quattro sicari, inviati dal sovrano, i quali, in scena, cercheranno, a posteriori e con le spiegazioni più assurde, di giustificare l'innaturale gesto. La parte focale del libro sembra che l'autore la voglia posizionare nelle parole dell'Arcivescovo, dette durante l'omelia della veglia di Natale, dalle quali traspare come il Sacerdote voglia porre l'accento sull'esistenza di due stati d'animo polarmente opposti, i quali sono in grado di far denotare e comprendere pienamente gli eventi più o meno straordinari della vita. Infatti, prendendo come esempio la ricorrenza del Natale, San Tommaso Becket ci ricorda come la nascita di Gesù rappresenta, per il cristiano, giorno di gioia e di festa, ma ne sottolinea, al tempo stesso, la tristezza e la transeunte incredulità, posto che la venuta al mondo di Gesù è legata inscindibilmente ed in prospettiva con il giorno della Sua passione e morte, mostrando, in tal modo, le scissioni sentimentali, cui va incontro l'essere umano nell'analizzare gli eventi, che lo riguardano più da vicino. Con ciò, l'Arcivescovo ha voluto preparare i fedeli ed i confratelli alla propria dipartita, sottolineando come, al fine di raggiungere l'"autorealizzazione" cristiana, è necessario che il fedele passi attraverso sofferenze e stati d'animo dolorosi, i quali educano la nostra anima al bene ed al bello spirituale, moltiplicando, in tal modo, le energie spirituali, e rendendo il nostro cuore trasparente, puro e libero dal peccato.

Assassinio nella cattedraleDi f. Pierluigi-4 aprile 2011

Si avvicina alle tragedie antiche... Forse... Non so, sono molto perplesso. Risultato decisamnete deludente rispetto ad altre sue produzioni. Non mi è piaciuto straordinariamente, forse mi sono fatto io troppe aspettative, ma l'ho trovato un po' scialbo e un po' noiso, senza perciò non notare e rionoscere l'abilità dello scrittore. Forse l'ho letto in un momento sbagliato, proverò a rileggerlo poi.