Aspettando la neve all'Avana
- Editore:
Piemme
- Traduttore:
- Carena A.
- Data di Pubblicazione:
- 7 Ottobre 2008
- EAN:
9788838498640
- ISBN:
8838498644
- Pagine:
- 475
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- Storia delle Americhe
Descrizione Aspettando la neve all'Avana
Carlos aveva otto anni quando il mondo cambiò. Successe mentre lui dormiva, e senza che nessuno lo avesse consultato. Ne fu molto indispettito, ma questo non impedì al mondo di cambiare. In quanto figlio di un importante giudice nella Cuba di Batista, in effetti Carlos godeva del meglio della vita. Un autista lo portava tutti i giorni all'esclusiva scuola cattolica che frequentava insieme ai figli del presidente e sollecite cameriere si occupavano di lui e dei suoi fratelli. Se non fosse stato che suo padre si credeva l'incarnazione di Luigi XVI, e trattava i figli come principi Borbone, tutto sarebbe andato per il meglio. Aveva sposato sua madre perché assomigliava a Maria Antonietta e, un giorno, avendo riconosciuto in un bambino incontrato per strada il Delfino di Francia, lo aveva adottato seduta stante. Quel giorno, Luigi VI gli comunicò che i ribelli avevano vinto e che Batista aveva lasciato l'Avana. Non c'era posto per i Borbone nella nuova Cuba. Così Carlos, insieme a 14.000 altri bambini, venne separato dai suoi genitori e mandato in esilio in America. Ma il ricordo delle mille onde turchesi della sua terra non lo abbandonerà mai.
Recensioni degli utenti
Aspettando la neve all'Avana-23 Febbraio 2011
Veramente una piacevole sorpresa, non me l'aspettavo! Un libro davvero affascinante, anche se non sempre avvincente: la magia di Cuba, la sua storia ricca di contraddizioni si condensano nell'esperienza autobiografica dell'autore... Uno dei 14.000 bambini "costretti" a espatriare all'indomani della rivoluzione castrista. Ci sono 2 piani narrativi... Il racconto del bambino, che cerca nella memoria frammenti del suo Paradiso perduto... E le parole dell'uomo ormai adulto, felice e americanizzato, che a distanza di tanti anni ancora non può e non vuole dimenticare. E' una storia vera e profonda... Un passato da custodire gelosamente, un futuro che non è stato possibile vivere... E un altro futuro ancora incerto, ma carico di speranze.
una storia vera che diventa romanzo-9 Luglio 2010
Chissa perchè la realtà vista e raccontata da un bambino non solo è diversa da quella degli adulti, ma spesso (e questo è il caso) ci piace molto di più... In questo caso la realtà di un paese oppresso viene messa in secondo piano dai giochi e gli scherzi di un ragazzino con una famiglia a dir poco originale, che sembra appartenere alla parte dei fortunati, ma che poi non gli impedisce di finire nella realtà durissima dell'esilio senza famiglia e senza affetti.Divertentissimo in alcune parti, commovente in altre, ci si chiede come l'autore (il protagonista della storia), riesca ormai adulto a essere ancora quel ragazzino.