Aspetta primavera, Bandini di John Fante edito da Einaudi

Aspetta primavera, Bandini

Editore:

Einaudi

A cura di:
E. Trevi
Traduttore:
Corsi C.
Data di Pubblicazione:
22 marzo 2005
EAN:

9788806171360

ISBN:

8806171364

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Aspetta primavera, Bandini

Arturo ha quattordici anni, abita in America, in uno sperduto paesino sulle montagne, possiede una slitta. Per il resto avrebbe preferito chiamarsi John, e di cognome, invece che Bandini, Jones. La madre e il padre sono italiani immigrati, ma lui avrebbe preferito essere americano. Poi c'è nonna Toscana, che considera il genero Svevo, padre di Arturo, un fallito, e la figlia Maria una povera pazza perché l'ha sposato. Una famiglia non solo povera: proprio fatta di povertà. Con questo volume prosegue, dopo "Chiedi alla polvere", "La confraternita dell'uva" e "Sogni di Bunker Hill", la ripubblicazione einaudiana delle opere di John Fante.

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4 di 5 su 9 recensioni

E poi cosa farai, Bandini?Di Z. Martina-31 gennaio 2017

Questo è il primo romanzo di Fante che ho letto, e mi ha fatto venire voglia di leggerne altri. Quel che mi è piaciuto particolarmente è la sua capacità di descrivere i personaggi, di farti entrare in sintonia con loro e non solo. Quasi di farti sentire loro. Iniziato e finito tutto in un giorno. Il giorno dopo mi ero talmente affezionata ad Arturo e alla sua famiglia italo-americana che sono rimasta con la voglia di sapere cosa sarebbe successo ancora. Per fortuna che è solo il primo libro di una saga.

Aspetta primavera ArturoDi V. Gianmaria-20 marzo 2012

La storia di una misera famiglia italoamericana comincia qui. Arturo, i genitori, e i parenti, sono immersi nella povertà, nelle difficoltà date dall'essere immigrato, nella consapevolezza di essere diversi dagli altri per origini e soprattutto per mentalità. Una debolezza che spesso riescono a tramutare in forza e riscatto. A differenza di "La strada per Los Angeles" questo romanzo è emozionante e commuovente, e nonostante la veneranda età riesce ad essere moderno. Chi vuole leggere di Arturo Bandini dovrebbe cominciare da qui.

Arte consumataDi M. Amalia-22 gennaio 2012

Ho letto tutto d'un fiato questo primo libro di John Fante e l'ho trovato eccellente e illuminante. La vicenda del quattordicenne Arturo, figlio di italiani d'America, alunno della scuola cattolica di una cittadina in Colorado, chierichetto, innamorato, discolo, tiene incollati al libro dalla prima all'ultima pagina. Ne emerge il ritratto di un ragazzo povero, ma viziato e ingiusto quanto lo può essere un quattordicenne. Le azioni di Arturo, i suoi turbamenti, le continue trasgressioni, le promesse non mantenute, la mancanza più profonda di coerenza e rigorosità, tutte queste cose sono nulla a confronto dei comportamenti dei suoi due genitori. Il padre, scialacquatore e ubriacone, è circondato da un'aura di eroismo, mentre la madre, una donna che sembra subire, ma dotata in realtà di una grinta incredibile, è detestata "così", solo perché non ci sono capri espiatori più a portata di mano. Ed intorno i vicini benpensanti che biasimano apertamente la povertà dei Bandini, i quali non pagano i vari conti, ma in compenso vogliono troppo per i figli. Argomenti attualissimi, e si potrebbe dimenticare che siamo negli anni '30, se non fosse per qualche dettaglio. Resta un piccolo problema: fino a che punto i Bandini sono personaggi realistici? Si continua a scrivere che Bandini altri non è che Fante, che la famiglia è quella dell'autore, lui stesso lo ha proclamato ai quattro venti. Sì, sono loro, ma attenzione alla prosa d'arte. Gli elementi del libro, alla fine, combaciano tutti. Basterà leggere l'ultima scena, allorché il ragazzo riesce a condurre a casa il padre. Basterà leggere le ultime battute tra i due. Nel libro è morta una compagna di scuola di Arturo, figlia dell'unica altra famiglia italiana del circondario. Anziché compatire i genitori, Bandini padre li biasima, definendo crumiro il padre della giovinetta morta. Si può? Certo, nel romanzo. Meno male che è proprio questo, un bellissimo romanzo di un autore già espertissimo.

Bandini, un ragazzo come tantiDi f. marco-29 agosto 2011

"Aspetta primavera, Bandini", parla del giovane Arturo Bandini combattuto da due grandi forze: l'amore e l'odio. Ciò che a mio parere rende spettacolare questo libro, è il modo in cui l'autore riesce ad amalgamare l'amore e l'odio tanto da confonderli facendo cosi comprendere al lettore come siano fragili e stravolgibili le poche certezze che abbiamo.

La famiglia BandiniDi u. giovanni-11 agosto 2011

Arturo Bandini ha quattordici anni quando rappresenta la propria famiglia. E' un romanzo sugli italiani emigrati in America che parla in modo autentico di noi italiani, della italianità in America e della difficoltà, da parte del giovane Arturo di adeguarsi ad essa, sentendosi, di converso. Americano a tutti gli effetti. Primo romanzo di una saga decisamente interessante.

L'America come punto di vistaDi l. diego-12 maggio 2011

Fante è un autore sapiente e capace, intendiamoci. Uniche alcune descrizioni, alcuni punti focali dell'epopea americana e di quella di coloro che in america ci sono emigrati e rimasti. Singolare il ritratto della famiglia di origine italiana trapiantata oltreoceano, che diventa l'allegoria del confronto di due culture profondamente diverse, che pure oggigiorno sono ancora ben distinte. Ma il paragone con Hemingway, da molti invocato a gran voce, è proprio di là da venire.