Arte nel tempo. Ediz. blu. Per le Scuole superiori vol.1.1

Sono pienamente d'accordo con voi che l'avete considerato il peggior libro. Le immagini sono a colori, ben nitide e con particolari di rilievo, ma il testo è orribile, come dire: da palo in frasca. Non c'è un nesso logico in nessun paragrafo, non è discorsivo in nessuna spiegazione. Ho riletto questi libri a distanza di 20 anni, credevo di comprenderli meglio con più maturità invece la mia opinione non è cambiata nel tempo. Se dovessi acquistarli per i miei figli rinuncerei a costo di discutere con l'insegnante. Altra cosa il prezzo. Non si sa come, i volumi che ora costano 40€ negli anni '90 costavano esattamente 40.000 lire. Raccomando gli studenti di studiare in altri libri e guardare le immagini su questi testi, che tra l'altro non hanno nemmeno una cartina geografica.

In realtà pur essendo un libro che spiega bene i contenuti, si ritrova a peccare nella loro divisione in quanto gli artisti sono divisi geograficamente e quindi non è molto schematico. Inoltre non tutte le opere illustrate sono spiegate.

Uno dei pochi libri che ti spiegano la storia dell'arte come deve essere spiegata. L'unico difetto e' che non e' molto ordinato nei contenuti... ovvero e'capace di parlare di donatello all'inizio del libro per poi concludere il discorso sull'autore 200 pagine dopo, passando per altri artisti ed altre opere. Per me e' comunque il migliore nel suo genere per quello che scrive e come lo scrive.

Il peggior manuale che sia mai girato nei licei e nelle (ahimé) università: disordinato,ingarbugliato e metodologicamente folle, inadatto a chi voglia chiarezza e una trattazione lineare dei periodi artistici. Come disse sir Ernst Gombrich (che non credo abbia bisogno di presentazioni): "Per quanto siano utili questi ed altri manuali e guide, qualche volta risulterà più facile e più fruttuoso il tentativo di capire l'arte del passato attraverso uno studio approfondito di una sola opera veramente rappresentativa,o di un maestro o di una tecnica particolare". A quanto sembra tale consiglio non fu ascoltato dai nostri De Vecchi e Cerchiari, il cui manuale ridonda di immagini, nomi di artisti e sproloqui inconcludenti: un labirintico horror vacui farcito di tic linguistici della peggior specie (vorrei solo avere il tempo e la voglia di contare quante volte nel testo ricorrano termini come "prezioso", "impreziosito","delicato", spie di affettazione linguistica a quanto sembra usata a mo' di tappa-buchi...). Quanto tempo dovrà ancora passare perché questo ed altri manuali vengano dimenticati e vengano invece adottati e resi noti gioielli come "La storia dell'arte raccontata da Ernst Gombrich" o "Breve ma veridica storia dell'arte italiana" di Roberto Longhi, o perlomeno "Storia dell'arte italiana" di André Chastel?