L' arte della gioia di Goliarda Sapienza edito da Einaudi

L' arte della gioia

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Data di Pubblicazione:
10 febbraio 2014
EAN:

9788806219673

ISBN:

8806219677

Pagine:
540
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Trama L' arte della gioia

"L'arte della gioia" è un libro postumo: giaceva da vent'anni abbandonato in una cassapanca e, dopo essere stato rifiutato da molti editori, venne stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998. Ma soltanto quando uscì in Francia ricevette il giusto riconoscimento. Nel romanzo tutto ruota intorno alla figura di Modesta: una donna vitale e scomoda, potentemente immorale secondo la morale comune. Una donna siciliana in cui si fondono carnalità e intelletto. Modesta nasce in una casa povera ma fin dall'inizio è consapevole di essere destinata a una vita che va oltre i confini del suo villaggio. Ancora ragazzina è mandata in un convento e successivamente in una casa di nobili dove, grazie al suo talento e alla sua intelligenza, riesce a convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza. Tutto ciò senza smettere di sedurre uomini e donne di ogni tipo. Amica generosa, madre affettuosa, amante sensuale: Modesta è una donna capace di scombinare ogni regola del gioco pur di godere del vero piacere, sfidando la cultura patriarcale, fascista, mafiosa e oppressiva in cui vive. "L'arte della gioia" è l'opera scandalo di una scrittrice. È un'autobiografia immaginaria. È un romanzo d'avventura. È un romanzo di formazione. Ed è anche un romanzo erotico, e politico, e psicologico. Insomma, è un romanzo indefinibile, che conquista e sconvolge.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 9 recensioni

Molto rumore per nullaDi g. katiuscia-13 novembre 2012

Ho letto questo libro perchè sono stata incuriosita dalle belle parole della prefazione. La prima metà devo dire che mi è piaciuta, poi, improvvisamente c'è stato un crollo, la narrazione dei fatti ha cominciato a susseguirsi in modo troppo caotico. Ho trovato alcuni dialoghi inutili ai fini della storia, anzi, delle storie, il mio sicuramente è un occhio inesperto nel campo della critica letteraria, però il romanzo risulta come un insieme di altri mini romanzi cuciti insieme; in alcuni punti queste cuciture risultano troppo evidenti, quasi fastidiose.

ImprobabileDi R. Lidia-18 maggio 2012

Me ne era stato detto talmente bene che l'ho letto sino alla fine, nonostante la tentazione che sovente mi ha preso di terminarne la lettura. Mi è piaciuto? Proprio no, carente totalmente di ironia, e come può esserci felicità senza uno sguardo ironico su una vicenda paradossale? Il personaggio Modesta è schizofrenico, la scrittura, pur piacevole in alcuni punti, è involuta, buttata fuori, come la vicenda, in un miscuglio disomogeneo di delirante fantasia.

L'arte della gioiaDi F. michele-24 luglio 2011

Essendo venuto a conoscenza delle molte peripezie che accompagnarono la pubblicazione di questo libro decisi di leggerlo. La stesura, che ha richiesto 9 anni, è completata nel '76 ma il manoscritto è rifiutato per diversi anni dalle maggiori casa editrici italiane, anche se l'autrice gioca tutte le sue carte e sollecita l'intervento di amici e conoscenti ( tra cui Pertini, allora Presidente della Repubblica) . La pubblicazione nel 2005 in Francia, Spagna e Germania è un successo editoriale celebrato anche dalla critica e questo porterà al ripescaggio nel 2008 anche in Italia ( era stato stampato in un numero limitato di copie da Stampa Alternativa nel '98) . Anche la vita dell'autrice è suggestiva; la nascita nel '24 in Sicilia da una famiglia di socialisti convinti ( Goliarda non frequenterà le scuole per non subire l'influenza fascista) . E poi Roma, l'Accademia d'Arte drammatica, il cinema ( con Visconti, tra gli altri) , il teatro. Una vita disordinata e inquieta, un po' radical chic un po' disadattata ( finirà anche in prigione per furto) . Una inevitabile fine di solitudine e dolore. Insomma, tutte le premesse per aspettarsi una lettura intensa e originale; aspettativa totalmente delusa. Protagonista assoluta del libro è Modesta, nata in Sicilia nella miseria e ignoranza, che grazie alla sua forza e determinazione diventerà ricca, nobile, donna di impegno culturale e politico, luce abbagliante e indimenticabile per tutti quelli che la incontrano. E' un libro che sente tutto il peso delle tesi che vuole sostenere; quella della nascita di un nuovo tipo di donna, padrona del suo corpo e della sua mente, e quella del socialismo rivoluzionario. Ma questo tipo di narrativa non rende un buon servizio alle sue cause perché mostra come sia grande la distanza tra le teorizzazioni e la realtà e quanto possano essere posticce e artificiose figure idealizzate e portate a modello. L'autrice poi frana totalmente nei dialoghi, tecnica in cui peraltro non si risparmia rappresentando quasi il 90 della narrazione. Sono dialoghi pedanti, verbosi, irrimediabilmente goffi e non plausibili. Esternazioni politiche e filosofiche spicciole messe in bocca pretestuosamente al personaggio di turno.

L'arte della gioiaDi b. alfio-5 luglio 2011

L'esistenza passionale di una donna del sud e i motivi di una guerra ingiusta si intrecciano e saldano in questo romanzo sfolgorante. Le mille vicende di Modesta, gli amori scabrosi, le tragedie, l'impegno politico - tutto è narrato con uno stile sapiente e poetico, a ricordarci quanto sia sottile e fugace l'essenza della vera gioia

L'arte della gioiaDi U. Sara-12 febbraio 2011

Modesta. Un nome timido per una personalità ricchissima, forte, sicura di sé ma al tempo stesso rispettosa del prossimo, della libertà altrui quanto della propria. La protagonista di questo libro è in tutto e per tutto un personaggio assolutamente "avanti", un vero precursore dei tempi, del femminismo, dell'emancipazione e del fregarsene del giudizio altrui per salvaguardare la propria personalità e la propria felicità. Mi piace pensare che Modesta sia una sorta di alter ego della sua autrice, donna colta e sopra le righe che è riuscita a creare un personaggio incisivo e vivido, colto, netto in ogni sua caratteristica ed espressione. Sottolineo la cultura più unica che rara di questa scrittrice che è riuscita ad inserire nell'economia del romanzo avvenimenti storici, riferimenti politici e citazioni letterarie decisamente non alla portata di tutti. Decisamente un ottimo romanzo, arricchito nell'edizione Einaudi da note biografiche sulla vita di G. Sapienza e commento critico dell'opera.

MemorabileDi i. giulietta-4 febbraio 2011

Mi ha ricordato per certe atmosfere anche il Gattopardo; parte come una grande saga popolare lentamente ma poi scoppietta ed esplode con le gesta di Modesta e i suoi amori assoluti. E' un romanzo memorabile nel senso che si imprime nella memoria, molto interessante.