Descrizione L' ape che tesse. Saperi femminili nella Grecia antica
L'ape, emblema di operosità, e il lavoro femminile della tessitura sono accostati per parlare dei saperi delle donne nella Grecia antica. Personaggi come Andromaca, Penelope, Lisistrata e Prassagora, lasciando il telaio e il chiuso delle stanze, testimoniano che la sapienza del lavoro di cura consente alla destinata passività dell'esistenza femminile di tradursi in azione nella sfera pubblica. Funzioni e competenze femminili divengono paradigmi su cui modellare ambiti di pertinenza maschili. La nozione aristotelica di madre-materia, protesa verso l'attualizzazione della sua potenzialità, fornisce la cornice concettuale al volume, che sviluppa l'idea di un femminile tanto più attivo quanto più muove da una condizione di passività.
Recensioni degli utenti
L'ape che tesse-28 febbraio 2011
Saggio devo dire parecchio sottovalutato nell'ambiente culturale italiano. Tradizionalmente nella Grecia antica la donna era confinata in un ambito domestico, esclusa dalle attività "superiori" della guerra, della politica e della filosofia, esclusivamente riservate ai maschi. In questo libro la Andò cerca di dimostrare come, in realtà, anche queste attività subirono un'influenza femminile sotterranea, dovuta alle peculiari "abilità" che le donne avevano sviluppato all'interno delle sfere di loro competenza. Anche il misogino Aristotele, senza rendersene forse conto, dovette concedere al femminino, paragonato alla materia informe, qualcosa di più di una totale passività...