L' anno che non caddero le foglie di Paola Mastrocola edito da Guanda

L' anno che non caddero le foglie

Editore:

Guanda

Edizione:
6
Data di Pubblicazione:
21 aprile 2016
EAN:

9788823515321

ISBN:

8823515327

Pagine:
168
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
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Trama L' anno che non caddero le foglie

Questa è una storia di vento, di foglie e di scoiattoli. È una storia di timidezza e di coraggio, di ribellione e di saggezza. Di uno strano autunno in cui le foglie si rifiutano di cadere e tutti si domandano perché. Specialmente i bambini, che sanno guardare, e una scoiattola inquieta che ha bisogno di sapere. Ed è soprattutto una doppia storia d'amore: per un amore che non vorrebbe finire mai, ce n'è un altro che vorrebbe iniziare ma non osa. Mentre tutti - umani e animali - cercano di fronteggiare la nuova vita nel Paese in cui non cadono le foglie, la scoiattolina si avventura in un'indagine che finirà per sollevare interrogativi importanti sulla felicità e sulle leggi della natura. Intorno a queste domande soffia il vento, che conosce le storie di tutti, ed è il vento, in questa favola leggera come l'aria, a incrociare i destini, cambiare gli animi e decidere le sorti. Paola Mastrocola sa raccontare la vita e lo fa, stavolta, con un poetico ritorno alla favola. L’anno che non caddero le foglie della scrittrice vincitrice del Premio Campiello è una storia che narra il miracolo della natura e la ricerca continua della felicità in ognuno di noi. E’ un anno molto particolare quello in cui le foglie non vogliono cadere dagli alberi, rimangono ben attaccate e nessuno è in grado di toglierle. Come mai? Che cosa accade? Nel subbuglio generale causato dalla natura che non vuole proprio seguire i suoi ritmi, i bambini sono molto inquieti. Loro sanno e osservano tutto e quelle foglie rosse che non vogliono cadere giù sono una cosa molto strana, forse grave perché all’autunno non seguirà la neve e l’arrivo di Babbo Natale e poi niente primavera e neppure l’arrivo dell’estate. Come fare? I bimbi e una piccola scoiattolina dall’animo inquieto si mettono ad investigare. A guidarli sarà il vento che soffia forte o piano e che guida i destini e cambia gli stati d’animo. Di mezzo c’è una storia d’amore che non vorrebbe finire, ma forse dovrebbe, e una invece che non osa iniziare. La ricerca della felicità è sempre difficile, basterebbe capire davvero cos’è e solo dopo iniziare a cercarla. Vento, foglie, scoiattoli inquieti, amori mai sopiti: L’anno che non caddero le foglie è una favola in cui la natura si ribella al volere degli esseri viventi e si decide a dargli una bella e importante lezione.

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5 di 5 su 1 recensione

Il libro è bellissimoDi M. Annunziata-10 maggio 2023

Sono soddisfatta dell&39; acquisto. Di seguito le mie riflessioni: La storia, umanamente ecologica, ci guida a riflettere, come ne confronto tra le foglie tra caduco e non caduco, provvisorietà e continuità, transitorio e duraturo, effimero e eterno, dove ogni scelta deve però essere dettata dalla reciprocità nel volere il bene luno dellaltro, perché aiutare gli altri può dare un senso alla propria vita Il vento che rinuncia a soffiare per amicizia, una foglia che si ribella alla legge della natura perché innamorata, una natura che si interroga sul valore della legge universale dellAmore che alla fine vince, un concatenarsi di affettività e di sensibilità, in un racconto che si fa leggere tutto dun fiato e che sollecita profonde riflessioni a lettori di tutte le età, e non solo allinfanzia. La storia racconta intese, prese di posizioni, ripensamenti per il bene comune, con un finale di speranza e proiezioni. Nella vita spesso si agisce concentrati su se stessi; a nulla vale un saggio consiglio o il richiamo alla Necessità. Ma come scrive lAutrice Paola Mastrocola siamo noi che costruiamo il nostro destino e fondamentale resta agire luno per il bene dellaltro che, nel racconto, conduce ad un finale dove una foglia troppo ribelle decide di obbedire e una scoiattola troppo timida smette di essere timida. Si realizza così lanello di congiunzione e di consonanza che porta la foglia Lina, insieme alla sua amata Ippi, ad una nuova vita, a trasformarsi in linfa per nuove vite, a rinnovare lecosistema salvando comunque i legami affettivi portandosi reciprocamente nel cuore senza mai dimenticarsi luna dellaltra, mentre volavano verso il paese dei pinguini, e la scoiattola Squirri a poter vivere il suo amore da lontano per Volpo vincendo la timidezza e prendendo il coraggio che aveva limitato ogni sua iniziativa, e con la sorpresa che anche lui, alla fine, vedendola, la trovava immensamente graziosa. Si passa dal crepuscolo alla rinascita dissipando ancoraggi a posizioni definite. La lettura è densa di policromie nelle rappresentazioni e di una sincronia di comportamenti che sono vissuti dallinizio di uno strano autunno seguito da un altrettanto strano e difficile inverno e da una rinnovata primavera. Emerge che ogni azione ha un suo perché e vale la pena di essere vissuta se dettata dallamore. Il mondo che avvolge il bosco, con tutti i suoi alberi e i suoi animali non lascia fuori protagonisti umani legati nella vita quotidiana agli avvicendamenti della natura che cambia, dove affiora la sensibilità dei bambini e dove gli agenti atmosferici personificati, in particolare nel vento e nella pioggia, avvolgono cosmicamente la Terra e gli avvicendamenti stagionali. Alla fine comunque: la legge dellArmonia universale aveva trionfato: le cose andavano come dovevano andare. Secondo Necessità, avrebbe dettoTiglio.