L' animale femmina

L’animale femmina di Emanuela Canepa è il racconto di crescita di una donna, di una giovane che impara ad usare il proprio potere per ribaltare i meccanismi finora instaurati dagli uomini contro di lei. Rosita è una ragazza del sud, ha ventisette anni, ha lasciato la sua Salerno per vivere a Padova, per studiare. Ma l’università procede a rilento, tra qualche esame e la necessità di lavorare. Per sopravvivere, infatti, Rosita lavora in un supermercato, ma il tempo per studiare così diventa sempre meno e gli esami ancora da fare aumentano. La ragazza si sente ad un bivio anche perché pure la sua vita sentimentale fa acqua da tutte le parti: infatti l’unico uomo di cui è innamorata, e di cui è amante da tanto tempo, è sposato e mai lascerà la moglie. Poi arriva Natale e la voglia di tornare a Salerno, tra i dolci della nonna e il calore della famiglia e la strada di Rosita incrocia quella di Ludovico Lepore, un anziano avvocato che decide di aiutarla e di offrirle un lavoro part time come segretaria che le possa permettere di studiare di più. Ma nulla viene dato per niente e tra i portici padovani si agita la trama di Lepore che vuole usare Rosita per affrontare qualcosa che non è mai passato per il vecchio avvocato e che spera di metabolizzare attraverso la sua nuova giovane assistente. In L’animale femmina Rosita può usare tutto questo per trarne un vantaggio, con la forza di chi sa di stare dalla parte dei giusti, dalla parte di una donna che sa di avere un valore.