L' anima di Hegel e le mucche del Wisconsin. Una riflessione su musica colta e modernità di Alessandro Baricco edito da Feltrinelli

L' anima di Hegel e le mucche del Wisconsin. Una riflessione su musica colta e modernità

Editore:

Feltrinelli

Data di Pubblicazione:
1 giugno 2013
EAN:

9788807882210

ISBN:

8807882213

Pagine:
89
Formato:
brossura
Argomento:
Musica: stili e generi
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Descrizione L' anima di Hegel e le mucche del Wisconsin. Una riflessione su musica colta e modernità

"A volte azzardare ipotesi è solo un modo di chiarirsi certe domande. È il caso, ad esempio, di questo libro. A leggerlo può sembrare soprattutto una collezione di certezze: ma scriverlo è stato soprattutto un modo di mettere a fuoco dei dubbi. Interrogativi che dovrebbero sorgere spontanei in chi frequenta per amore o per mestiere la musica colta: che senso ha ancor oggi parlare di un suo primato culturale e morale? Il modo in cui la si consuma replica anacronistici riti o ha qualcosa a che vedere con il nostro tempo? E la Nuova Musica - totem indiscusso e scomodo - è stata un'avventura intellettuale della modernità o solo una sofisticata truffa? E continuare a scrivere musica oggi, è una cosa che ha un senso o è un esercizio gratuito per pochi eletti stabilitisi fuori dal mondo?" (Dalla Nota introduttiva)

Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 6 recensioni

Per esperti id musicaDi m. teresina-11 maggio 2012

Dico subito che il mio giudizio è assolutamente soggettivo: il libro è scritto bene, Baricco neanche si discute. Ma è dedicato solo per addetti ai lavori. Bisogna essere non solo profondi cultori di musica colta, ma anche conoscitori, altrimenti si smarrisce (come nel mio caso) il senso della ricerca e della disamina che Baricco compie in questo saggio.

InattualeDi L. Pina-27 marzo 2012

Lettura molto gradevole, interessante, ricca di riflessioni su un argomento che oggi sembra "inattuale" od almeno solo "trascurato". Come nelle cose culturali, "l'oggi" verra' meglio giudicato dalle future generazioni, ma nella musica, da secoli, si vede un certo appannamento, una noia intrinseca (in realta' troppe, variegate, forzate che portano al nulla) . Baricco, con un linguaggio molto complesso e "di colore" ci fa riflettere su questi temi. Tutto apprezzabile quello che dice, o quasi, come e' logico in discorsi di questa complessita' , dove il rigore si confonde con proprie sensazioni.

L'anima di Hegel e le mucche del WisconsinDi L. Alberto-5 agosto 2011

Scordatevi il Baricco scrittore, questo è un testo di filosofia pura, quando si legge un libro del bariccone nazionale la sfiga è che molti si preoccupano di sindacare l'autore senza entrare minimamente in contatto con l'opera - a veder le recensioni qui in giro la disciplina ha parecchi seguaci. In questo caso per chi vuole capire un poco meglio perche' la musica contemporanea effettivamente è cosi' negletta all'orecchio, ma nobile nel comune sentire troverà belle risposte, diverse provocazioni, parecchia competenza, un poco di prosopopea ma un saggio, tra l'altro, di molto interessante.

L' anima di Hegel ?Di l. silvia-23 settembre 2010

Di per sè, Baricco non aggiunge niente a quanto già intuito da Adorno sul ruolo della musica colta nel secolo scorso. Lo stile non si accorda perfettamente con lo scopo divulgativo, si perde volentieri in visioni cosmiche e divagazioni del tutto inutili in uno scritto che vorrebbe essere un saggio. D'altra parte condivido molte delle sue idee (o meglio, delle idee di Adorno) e la lettura di questo libro può risultare meno impegnativa rispetto alle opere del filosofo tedesco. In definitiva una lettura non inutile anche se a tratti può essere snervante per chi magari già non apprezza lo stile di Baricco, decisamente più adatto all'ambito letterario che a quello divulgativo.

interessanteDi c. massimo-4 settembre 2010

Non sapevo che Baricco fosse un intenditore di musica. Condivido le sue opinioni ma lo preferisco come narratore di storie.

interessanteDi a. ester-27 luglio 2010

Baricco è un intenditore di musica e si sente la sua predilezione per quella classica. Di sicuro non ama la musica contemporanea perchè è relegata ad un pubblico ristretto. Al di la di queste critiche, che in parte condivido,il libro è molto interessante