Angelica e le comete

Si muove tra infanzia e tradizione la scrittura di Fabio Stassi che dopo il successo di "La lettrice scomparsa" ritorna ai libri e ad una sorta di metaletteratura con Angelica e le comete. Siamo a Roma, nel quartiere pittoresco di San Lorenzo e tra un cumulo di libri polverosi, viene ritrovato un volume raro e antico, lo stesso che Stassi aveva scritto e che non aveva mai avuto il coraggio di pubblicare. In questo gioco letterario trova poi spazio la storia che è quella fantastica di una compagnia di marionette che attraversa in lungo e in largo la Sicilia. Su un unico carretto ci sono saraceni, pupi e paladini, ma anche diavoli, angeli e ippogrifi che raccontano le loro avventure e sono guidati dallo scontroso Spagnolo, analfabeta che conosce però tante fiabe e le sa narrare in modo divino. Ad aiutarlo c’è Bruciavento, un gigante, e una donna dalle dimensioni di una marionetta e che forse è figlia della luna. Lei si chiama Angelica e il suo unico sogno è quello di ballare, amata da tutti e desiderata dal dolce cavaliere di legno Ardesio. Tra magia, storia e richiami ad Ariosto, Fabio Stassi riscrive una storia antica, d’armi e d’amori e la sua bacchetta magica introduce l’emozione e la malinconia che tutto traduce in bellezza e in stravolgimento del cuore. Angelica e le comete parla di coraggio, di stelle, di imprese incredibili e di incanto.