Dell'amore e di altri demoni di Gabriel García Márquez edito da Mondadori

Dell'amore e di altri demoni

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Morino A.
Data di Pubblicazione:
18 settembre 2007
EAN:

9788804571100

ISBN:

8804571101

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Dell'amore e di altri demoni

Da un'antica tomba nel convento delle clarisse di Cartagena emerge una lunghissima chioma rossa. Dal singolare evento, cui il giovane Garcia Màrquez, allora cronista alle prime armi, si trovò ad assistere, scaturisce questo affascinante racconto pubblicato nel 1994, con il quale Gabo torna alle atmosfere di "Cent'anni di solitudine" e ai temi dell'"Amore ai tempi del colera", la passione erotica che diventa malattia, metafora della letteratura e della vita. Al centro della vicenda, ambientata in una Cartagena de Indias perduta in un vago e oscuro passato coloniale, sospeso tra il possibile e il misterioso, c'è la passione innaturale e distruttiva che vede protagonisti una bellissima bambina morsa da un cane rabbioso, un medico negromante e un giovane esorcista posseduto dal mal d'amore. Costruito con la logica di Calderón de la Barca e l'ironia di Cervantes, "Dell'amore e di altri demoni" vive di una prosa insolitamente scarna ed essenziale. Una scrittura decantata e limpida che dà vita a pagine di struggente poesia e di emozionato pudore con cui Gabriel Garcia Márquez riesce ad avvincere il lettore, trascinandolo in un enigmatico universo capace di travolgere i sensi e i sentimenti.

Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 14 recensioni

Amore intermediario tra Dio e gli uominiDi S. Gerardo-18 aprile 2015

Sicuramente "Dell'amore e di altri demoni" non è il più bel romanzo tra quelli di Marquez, ma contiene tutto il fascino proprio dello stile di questo autore. Come l'autore stesso annota, in questa storia corre il rischio della ripetitività dei temi, e tale rischio è eluso a mio parere viene eluso più per mezzo dello stile che del contenuto: Marquez infatti sa bene come tenere incollato il lettore per mezzo di espedienti letterari semplici e sempre funzionanti. Si ripete il tema della cattiva genitorialità, così come quello della dissoluzione dei grandi casati che sembra abbattersi in maniera condensata nell'ultimo capostipite, destinato a dissolversi nello spazio come la sua ascendenza andata a estinguersi nel tempo. Si ripete il tema dell'amore, che non è mai realmente vissuto con medesima intensità e comprensione dai due amanti, e quello della follia, che resta l'unica forma di sincerità e affidabilità in un mondo in cui la saviezza è solo una forma di scaltra mala fede. Il clero, in questo contesto, non è dipinto col solito distacco: sebbene anche la cattolicità abbia le immagini di un potere terreno che va finendo e venga esibito, laddove istituzione, come totalmente privo di qualsiasi amore, secondo il mio parere qui si ritrova un ossequio alla religione cristiana che non ho trovato nei libri del medesimo scrittore letti precedentemente. Nessuno tra i sacerdoti presentati si dimostra "umano", e l'unico che si dimostrerà tale lo sarà fino al punto da cedere all'estrema debolezza: quella dell'amore irrazionale per una ragazzina, ma la fede qui narrata è comunque presentata come qualcosa di extraterrestre più che ultraterreno, come se avesse un nucleo di sacralità e verità che in un certo modo somiglia all'amore umano e passionale che proprio non ha comprensione: incomprensibile al dottor Abrenuncio, scienziato ed esoterista, immagine della ragione e che, per assurdo, è presentato in sordina come segno di ortodossia nel rapporto col sacro. Il dottor Abrenuncio de Sa Pereira Cao, medico ed esoterico, è la chiave di lettura di tutta la situazione: sebbene si definisca ateo è un uomo razionale che ha i piedi per terra e non presta fede cieca nemmeno alla medicina, a differenza dei suoi colleghi. Tanto i mediconi quanto i religiosi hanno la mente chiusa dalla loro fede adamantina, e ciò porta gli uni e gli altri a isolare Abrenuncio, che di per sé è il pi umano tra tutti e, forse per questo, il più capace.

Dell'amore e di altri demoniDi m. mariarita-7 settembre 2012

La prima cosa che mi ha colpita leggendo questo romanzo è lo stridente constrasto tra il "caso giornalistico" che sarebbe alla base del racconto, che per natura evoca logica, rigore, concretezza, realismo, ed il clima fiabesco che circonda la vicenda rendendola simile per atmosfera a "cento anni di solitudine". Il romanzo affronta il tema della passione, comune anche a "L'amore nei tempi del colera", ma in modo completamente diverso. Non si tratta di un amore speranzoso insensibile al logorio del tempo come quello tra Fermina e Florentino, ma di una passione apparentemente oscura, demoniaca ai limiti della censura morale tra una ragazzina posseduta (in realtà aveva contratto la rabbia dal morso di cane) ed il suo esorcista che vede messe a dura prova le proprie convinzioni. In effetti il loro legame è molto più puro di quanto possa apparire ad una lettura superficiale, rappresenta l'unico squarcio di luce in un modo oscurato dai pregiudizi e dalla freddezza dei rapporti umani.

Dell'amore e di altri demoniDi C. CECILIA-21 aprile 2012

Questo libro è per chi ama Marquez, le sue storie al limite dell'assurdo, a tratti squallide e i personaggi tristi. Ma anche per chi sa apprezzare la poesia di uno dei più grandi scrittori contemporanei. L'amore è il vero protagonista di questo romanzo, l'amore come ossessione, come passione e come demone.

Passionale Di P. Alisa-18 settembre 2011

Marquez non delude mai! Una descrizione della protagonista in chiave mistica-psicologica, un amore impossibile, genuino e profondo rendono il racconto romantico. Marquez sa come far rivivere il passato. Lo consiglierei a chi ama storie d'amore originali che trascendono dalle storie tra amanti canonici.

DifficileDi P. Marco-6 luglio 2011

Ho acquistato il libro per il titolo e per la premessa. Tutto sembrava perfetto, eppure non sono stato coinvolto nella lettura. Di amore Gabriel Garcia Marquez parla molto meglio in "L'amore ai tempi del colera" e della sua terra parla meglio in "Cent'anni di solitudine". "Dell'amore e altri demoni" non è un libro indispensabile

Affascinante!Di C. Simone-6 maggio 2011

Il meno celebrato tra i capolavori di Gabriel Garcia Marquez. Romanzo avvicente dalla scrittura poetica e (insolitamente?) fluida. Chi, come me, ama lo scrittore non può che rimanere affascinato dalla sua lettura. Ma è a chi vuole "avvicinarsi" all'autore colombiano che consiglierei di scegliere "Dell'amore e di altri demoni".