Le affinità elettive. Ediz. integrale

Chi non ha capito le Affinità elettive, non ha assolutamente capito niente di Goethe. In questo romanzo, la vicenda, che può apparire noiosa se letta superficialmente, è una immensa e precisa costruzione concettuale e filosofica. In quest'opera il pensiero Classico, che celebrava l'evoluzione naturale della capacità umana di "sentire", e poneva massima fiducia nella possibilità dell'uomo di esprimere completamente il suo potenziale umano, si scontra con il pensiero Romantico, dominato dall'eccesso delle passioni, dalla perdita della forma, dalla trasformazione dell'uomo da essere equilibrato o fantoccio in preda alle forze del caso e del caos. Ciò che questa grandiosa opera fa è, in pratica, mostrare la distruzione conseguente al cedere alle passioni, conseguente al dimenticarsi che cosa vuol dire "essere umano".

C'è tutto il peso dell'800 in questa noiosissima storia di scambisti tutti lussuria e buone maniere. Un Goethe pesante come un macigno che certamente ha contribuito alla fama non proprio da simpaticoni di cui godono i tedeschi. Tuttavia "Le affinità elettive" rimane sempre un grandissimo classico della letteratura mondiale.

Insieme ai dolori el giovane Werter è uno dei capolavori della letteratura ottocentesca. Temi dominanti l'amore impetuoso e la volubilità dell'essere umano.

Edoardo e Carlotta sono sposati e vivono una vita tranquilla in un castello circondato da un grande parco. Quando il marito annuncia l'arrivo di un suo vecchio amico, il Capitano, Carlotta, timorosa che questo possa rompere l'armonia creatasi fra loro, convince Edoardo ad ospitare al castello anche Ottilia, figlia di una defunta amica di lei. La convivenza, però, provoca il disfacimento della coppia iniziale e la formazione di due nuove coppie: Carlotta con il Capitano ed Edoardo con Ottilia. Ma mentre i primi rinunciano al loro amore, Edoardo si comporta come un ragazzino, non pensa alle conseguenze e il suo interesse per Ottilia cresce ogni giorno di più. La ragazza, dal canto suo, non riesce a pensare ad altro che ad Edoardo...

Quel che trovo grandioso è lo sviscerare la complessità e l'inspiegabilità dell'amore, dei legami di affinità nel loro complesso. A mitigare l'entusiasmo per questa lettura c'è l'impianto farraginoso, stilisticamente non leggero, di quello che comunque è un romanzo ottocentesco.