Acciaio di Silvia Avallone edito da Rizzoli

Acciaio

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
20 gennaio 2010
EAN:

9788817037631

ISBN:

881703763X

Pagine:
357
Formato:
rilegato
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Trama Acciaio

Acciao, opera prima di Silvia Avallone, si è classificato secondo, con uno scarto minimo, al Premio Strega 2010. Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. E se tuo padre è un buono a nulla o si spezza la schiena nelle acciaierie che danno pane e disperazione a mezza città, il massimo che puoi desiderare è una serata al pattinodromo, o avere un fratello che comandi il branco, o trovare il tuo nome scritto su una panchina. Lo sanno bene Anna e Francesca, amiche inseparabili che tra quelle case popolari si sono trovate e scelte. Quando il corpo adolescente inizia a cambiare, a esplodere sotto i vestiti, in un posto così non hai alternative: o ti nascondi e resti tagliata fuori, oppure sbatti in faccia agli altri la tua bellezza, la usi con violenza e speri che ti aiuti a essere qualcuno. Loro ci provano, convinte che per sopravvivere basti lottare, ma la vita è feroce e non si piega, scorre immobile senza vie d'uscita. Poi un giorno arriva l'amore, però arriva male, le poche certezze vanno in frantumi e anche l'amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina, sanguina, comincia a far male. Silvia Avallone racconta un'Italia in cerca d'identità e di voce, apre uno squarcio su un'inedita periferia operaia nel tempo in cui, si dice, la classe operaia non esiste più.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 134 recensioni

BellissimoDi S. Martina-19 luglio 2022

Crudo, vero, scorrevole, avvincente, mi è piaciuto davvero moltissimo

Tra le fabbriche, la vita.Di C. Gloria-21 febbraio 2017

Ho letto questo libro diverse volte e ad ogni rilettura ho apprezzato qualcosa di diverso. L'autrice è riuscita a dare vita alla fabbrica, raccontando un'adolescenza, un'amicizia, un'amore immerso nella realtà operaia. L'edizione rilegata è molto curata e fedele nel tempo.

Molto amaroDi D. Maria-30 gennaio 2017

Il libro è scritto in maniera semplice, ti catapulta in una realtà molto cruda ma ahimè molto vera in un quartiere difficile nella città di Piombino, all'ombra di questa Acciaieria. Crudo, diretto e molto schietto.

Acciaio, e poi?Di F. Pierandrea-20 luglio 2015

L'amicizia tra Anna e Francesca si svolge sullo sfondo di una Piombino che soffoca nei miasmi di un'acciaieria che regala stipendi e inquinamento a una società immobile. Quella acciaieria dove lavorano padri, fratelli, amici e fidanzati è vissuta dalle protagoniste come un mostro mitologico: la temono e la amano, le sono riconoscenti ma in virtù di essa vorrebbero scappar via. Non tanto lontano: magari all'Elba per un bagno ristoratore oppure proprio lontano, per studiare all'università. Ma anche chi studia fuori Piombino, come Elena, alla fine ritorna, come fosse attratto da una forza magnetica. In quel ritorno c'è anche un versante sentimentale, che però la sfortuna vorrà... Un bel libro. Non solo da ombrellone.

PiacevoleDi D. Carmine-29 marzo 2012

Una cosa che ho adorato di questo libro è sicuramente la scrittura. E' infatti molto accattivante e intrigante, riesce a interessare un possibile lettore non esigente alla trama, così varia e mai noiosa. Sicuramente avrebbe potuto avere maggiore accorgimento nei risvolti, poco significativi e non sempre adeguati al contenuto. Comunque sia valido.

AcciaioDi L. A. MARIA-20 marzo 2012

Un libro semplice e diretto: racconta la storia di due ragazzine, la loro amicizia, la loro crescita e le esperienze che le porteranno a dubitare della stessa amicizia. Un libro bello e coinvolgente, che ha per sfondo la Toscana, non quella romantica rappresentata nelle guide turistiche, bensì quella dei lavoratori.