Manuale completo per la preparazione SSPL. Scuole di specializzazione delle professioni legali

Con la concreta attuazione del decreto istitutivo delle Scuole di Specializzazione per le professioni legali, la formazione post lauream dei laureati in giurisprudenza è radicalmente mutata, essendosi introdotto un corso di studi finalizzato ad una formazione comune per l’accesso alle professioni giuridiche.
Per coloro che si indirizzano verso il concorso in magistratura, inoltre, la Scuola di Specializzazione rappresenta una tappa obbligata, dal momento che il diploma rilasciato dalla Scuola a conclusione del ciclo biennale di studio costituisce, in assenza di pregressa attività lavorativa, didattica o professionale, titolo necessario per l’ammissione al concorso.
Non tutti, però, sono a conoscenza delle regole ordinamentali e di funzionamento che presiedono all’operatività della Scuola, né delle attività di formazione esterna introdotte dalla legislazione successiva, che si stanno rivelando di sostanziale utilità nella realizzazione di quel raccordo fra lo studio teorico ed il diritto applicato, di cui molti lamentano la mancanza.
Deve, dunque, guardarsi con favore alla pubblicazione di questo volume, che vuole offrire, accanto alla panoramica complessiva dei quesiti ministeriali nelle materie giuridiche proposti negli anni per la prova d’ingresso alla Scuola, una compiuta informazione sulla disciplina della Scuola e sulle interessanti opportunità formative presso gli uffici giudiziari che continuano a riscuotere vivo interesse nei giovani che già vi hanno avuto accesso.
La rassegna delle disposizioni di legge e di regolamento, nonché le più esplicative delibere assunte dal Consiglio Superiore della Magistratura sulla materia dei tirocini formativi completano l’informazione cui lo studente potrà attingere per raggiungere la piena conoscenza su un’istituzione che, benché oggetto di varie critiche, resta un importante percorso di formazione comune, che avvicina l’Italia ai più moderni paesi europei e che potrà essere, de iure condendo, oggetto di modifiche migliorative, ma alla quale non si può rinunciare.