Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson edito da Adelphi

Abbiamo sempre vissuto nel castello

Editore:

Adelphi

Collana:
Fabula
Traduttore:
Pareschi M.
Data di Pubblicazione:
1 aprile 2009
EAN:

9788845923661

ISBN:

8845923665

Pagine:
182
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Abbiamo sempre vissuto nel castello

"A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce"; con questa dedica si apre "L'incendiaria" di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 9 recensioni

L'orrore suggeritoDi c. matteo-23 febbraio 2017

Uno di quei casi in cui l'orrore non è mostrato ma è suggerito, e forse per questo è più inquietante. Due sorelle rimangono in una villa come uniche superstiti dopo l'avvelenamento del resto della loro famiglia. Sono state loro? Fino a che punto si spingerà il gioco psicologico che si instaura dopo l'arrivo di un parente che si stabilisce in casa?

Noir grottescoDi G. Luigi-13 maggio 2012

Una fiaba nera di gran classe! La vicenda è lenta, non ci sono colpi di scena inaspettati da noir moderno, ma proprio la maniera in cui è raccontata, quasi come fosse una semplice commedia, rende ancora più angoscioso il tutto, e alla fine non si sa se augurarsi che le cose mutino o se assecondare la follia e pensare che restino come sono.

Abbiamo sempre vissuto nel castelloDi b. alfio-6 luglio 2011

Nel folklore inglese si narra di case infestate, dove i peggiori incubi possono prendere forma. Questa è la storia di una di queste case; è la storia delle sorelle Blackwood e del loro folle, leggiadro, ritirarsi dal mondo. Non è propriamente un romanzo horror; piuttosto una storia che si sforza di penetrare nei meccanismi della paura, avanzando in quel territorio dove anche gli oggetti più banali gettano ombre inquietanti.

Abbiamo sempre vissuto nel castelloDi l. emanuela-1 aprile 2011

Titolo che centra pienamente l'obiettivo di attirare il lettore. Le prime 50 pagine del romanzo di Shirley Jackson non sono affatto male. Il ritratto delle due sorelline Constance e Mary Katie è perfetto e da quel senso di angoscia che cresce pagina dopo pagina lascendo presagire un terrore che sta per arrivare. Invece si presenta un terzo incomodo e quella leggera paura che si avvertiva sparisce. Resta un romanzo ben scritto - leggermente datato nello stile - che però non appassiona.

Abbiamo sempre vissuto nel castelloDi S. John-14 febbraio 2011

Parlerò di questo elegante libro posso solo dire che la lettura è stata veramente piacevole. Io mica lo sapevo, ma Shirley Jackson, per dirne una, è tra le letture fondamentali di Stephen King, che la considera una maestra del terrore. Ed è vero. Questo libro è magistrale. Un'atmosfera che - per farvi capire - può ricordare film come "The Others": c'è qualcosa di incredibilmente spaventoso, qualcosa che incombe, che sta per succedere, eppure non è ancora qui. E' sull'orlo del nostro sguardo, della nostra consapevolezza. Sappiamo che qualcosa di tragico è accaduto, che molte persone sono morte in una casa, anni fa, e che sono rimaste solo due sorelle e un vecchio zio, menomato nella mente e nel corpo. La sorella più piccola, voce narrante, vive di abitudini, riti, parole ed oggetti dai poteri magici, venera la sorella - bellissima e terrorizzata dal mondo esterno -, si reca in paese e dal paese è temuta. Equilibri sottilissimi si muovono in modo perfetto, scivolano uno sull'altro, combaciano, si allontanano. L'arrivo di un lontano cugino rompe lo schema, questo è il punto iniziale del declino. Continuiamo a leggere, con le tensione che ci accompagna come un velo di sudore sulla fronte. Il finale, perfetto. Il libro, lo ripeto, magistrale.

Abbiamo sempre vissuto nel castelloDi S. Silvia-11 ottobre 2010

Due sorelle, l'antico eccidio di un'intera famiglia, un'enorme casa buia e decadente. La penna raffinata di Shirley Jackson non ha bisogno di creare fantasmi: a farlo ci pensano gli uomini, gli abitanti di un paesello, insuperabili nell'additare e mettere alla berlina chiunque considerino "altro".