L' 11 settembre della Chiesa intrighi, brogli e crimini per l'annessione di Umbria e Marche. L'assedio di Ancona e la battaglia di Castelfidardo
- Editore:
Eidon Edizioni
- Collana:
- Terra
- Data di Pubblicazione:
- 31 Luglio 2010
- EAN:
9788895677347
- ISBN:
889567734X
- Pagine:
- 160
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Storia della Chiesa, Storia contemporanea dal 1700 al 1900
Descrizione L' 11 settembre della Chiesa intrighi, brogli e crimini per l'annessione di Umbria e Marche. L'assedio di Ancona e la battaglia di Castelfidardo
L'11 settembre 1860 segna l'inizio delle invasioni non dichiarate, delle truppe dei Savoia, in Umbria e nelle Marche, allora facenti parte dello Stato Pontificio e della contemporanea partenza, dal golfo di Napoli, della Regia squadra navale alla volta di Ancona per bombardarla. È l'altra storia che non ci è stata tramandata dai vincitori e che prende in esame taluni aspetti - rigorosamente documentati - che hanno portato all'annessione di Umbria e Marche al Regno di Sardegna come l'impiego a Castelfidardo e nell'assedio di Ancona di nuove armi moderne (i cannoni rigati) e dei nascenti servizi segreti; l'utilizzo delle fosse comuni; il maltrattamento dei feriti e dei prigionieri deportati; la farsa dei plebisciti e i brogli elettorali.
Recensioni degli utenti
Un inviato sul fronte dello Stato Pontificio-21 Gennaio 2011
Il libro è scritto con il piglio di un inviato al fronte ha già di per sé un titolo modernissimo e particolare, il testo ha un taglio fortemente personale e fa emergere quanto è stato messo a tacere nel corso di 150 anni dall'unità d'Italia. Forte del suo bagaglio professionale, il giornalista Lucio Martino ha vivacemente svelato i lati oscuri e gli orrori di un Risorgimento troppo edulcorato e pieno di retorica. Pagina dopo pagina emergono le curiosità ed è apprezzabile il risultato finale. La data da cui il volume prende spunto è quella dell'inizio delle invasioni non dichiarate delle truppe dei Savoia nei territori pontifici di Umbria e Marche e della contemporanea partenza dal golfo di Napoli della Regia squadra navale verso Ancona per bombardarla. Una storia vissuta da un'angolazione diversa, quella dei "vinti", che svela come i mezzi impiegati dall'esercito del Regno di Sardegna per unificare il Paese sconfinarono talora nell'illegalità, introducendo elementi "nuovi", come l'utilizzo di armi moderne (vedi i i cannoni rigati a Castelfidardo), dei servizi segreti, dell'assai poco lusinghiera pratica dei brogli elettorali e del maltrattamento dei feriti nei campi di concentramento. Propaganda, armi devastanti, agenti segreti, violazione continua del diritto internazionale, fosse comuni - spiega l'autore - furono tecniche poi perfezionate più tardi dai regimi totalitari. Una visione suffragata da ampia documentazione ma anche da una più disincantata lettura dei fatti, che rende evidente, ad esempio, il ruolo decisivo di potenze straniere (Gran Bretagna in primis) e della massoneria, interessata all'Unità d'Italia per annientare lo Stato della Chiesa. Comprendere il passato aiuta a interpretare il presente e questo saggio è un punto di partenza per una serie di analisi e studi sul passato di un'Italia ancora tanto da svelare. Pregevole, infine, la cartina allegata al libro in formato 50x70 che riproduce fedelmente l'originale piano della battaglia di Castelfidardo e dell'assedio di Ancona.