Trama Zuppa di vetro
Il mondo dei morti è costruito sui sogni - e sugli incubi - dei vivi. Le piovre guidano gli autobus. Dio è un orso polare. E un'autostrada intasata porta letteralmente dritto all'inferno. Già una volta Vincent Ettrich e la sua ragazza Isabelle Neukor hanno compiuto un viaggio di andata e ritorno verso la morte. Ora Isabelle porta in grembo un bambino molto speciale, che un giorno potrebbe riordinare quel mosaico in continuo cambiamento che è la nostra realtà. A meno che gli agenti del Caos non riescano a riportarla nuovamente indietro al mondo dei morti e lasciarla lì una volta per tutte. "Zuppa di vetro" è un romanzo visionario e appassionante e insieme una grande storia d'amore. Ancora una volta Jonathan Carroll ci regala un libro magico e sorprendente, dove niente è davvero quello che appare e nulla è veramente impossibile, e conferma di essere una volta di più di essere uno scrittore che occupa una categoria a parte, e unica, nella letteratura contemporanea.
Recensioni degli utenti
La linea tra i sogni e gli incubi-20 ottobre 2014
Ho comprato questo romanzo perché era in offerta in una libreria, il titolo mi aveva incuriosito molto e così, anche se non avevo mai sentito parlare di Jonathan Carroll fino a quel momento, ho deciso di provare a leggerlo. Fin dalle prime pagine sono stata rapita da questo libro, e anche se non sono mai stata un'amante dei romanzi fantastici mi sono lasciata trasportare con piacere nel mondo immaginato dall'autore. Il suo oscillare tra l'onirico e l'horror, la sua ironia, il suo stile affascinante rendono "Zuppa di Vetro" un romanzo interessante, da leggere assolutamente.
Zuppa di vetro-28 febbraio 2011
Lo ha acquistato la mia compagna a una fiera. La vita, la morte, l'amore e i sogni a legare insieme tutto quanto; ottimo romanzo in cui Carroll dispiega una straordinaria inventiva nella creazione di personaggi e trame, uno stile pervaso di humour, un'ispirazione bulgakoviana. Ho adorato soprattutto il vacuo Simon Haden e il suo mondo onirico, dipinti con grande acutezza.
Zuppa di vetro-3 dicembre 2010
Non lo consiglio come Mele Bianche, ne è una sorta di seguito ma a parte qualche personaggio nuovo la trama risulta più o meno la stessa.
Zuppa di vetro-2 novembre 2010
Mettiamola così: il primo romanzo della serie era come un cestino della spazzatura. Questo è un bidone della raccolta differenziata: cioé, almeno sembra che abbiano scelto quale tipo di spazzatura buttarci dentro. Ma sempre spazzatura resta.