Zigulì. La mia vita dolceamara con un figlio disabile di Massimiliano Verga edito da Mondadori

Zigulì. La mia vita dolceamara con un figlio disabile

Editore:

Mondadori

Collana:
Strade blu
Data di Pubblicazione:
3 gennaio 2012
EAN:

9788804615835

ISBN:

8804615834

Pagine:
186
Formato:
brossura
Argomento:
Disabilità: aspetti sociali
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Descrizione Zigulì. La mia vita dolceamara con un figlio disabile

"Metà di quello che ho scritto è uscito in una notte. Il resto sul tram, mentre andavo al lavoro" racconta Massimiliano Verga, padre di Jacopo, Cosimo e Moreno, un bellissimo bambino di otto anni, nato sano e diventato gravemente disabile nel giro di pochi giorni. "Così ho raccolto gli odori, i sapori e le immagini della vita con mio figlio Moreno. Odori per lo più sgradevoli, sapori che mi hanno fatto vomitare, immagini che i miei occhi non avrebbero voluto vedere. Ho perfino pensato che fosse lui ad avere il pallino della fortuna in mano, perché lui non può vedere e ha il cervello grande come una Zigulì. Ma anche ai sapori ci si abitua. E agli odori si impara a non farci più caso. Non posso dire che Moreno sia il mio piatto preferito o che il suo profumo sia il migliore di tutti. Perché, come dico sempre, da zero a dieci, continuo a essere incazzato undici. Però mi piacerebbe riuscire a scattare quella fotografia che non mi abbandona mai, quella che ci ritrae quando ci rotoliamo su un prato, mentre ce ne fottiamo del mondo che se ne fotte di noi." Queste pagine sono una raccolta di pensieri e immagini quotidiane su che cosa significhi vivere accanto a un disabile grave (la rabbia, lo smarrimento, l'angoscia, il senso di impotenza), pensieri molto duri, ma talvolta anche molto ironici, su una realtà che per diverse ragioni (disagio, comodità, pietà) tutti noi preferiamo spesso ignorare. E che forse, proprio perciò, nessuno ha mai raccontato nella sua spietata interezza.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 6 recensioni

Disabilità, il vero sguardo di un padreDi r. amos-25 aprile 2013

Trovo che questa raccolta di pensieri, riflessioni e brevi racconti, che si leggono con una facilità spiazzante nonostante il forte impatto contenutistico, sia il prorompente sfogo di un vissuto soggettivo duro e straziante da parte di un padre che giorno dopo giorno deve affrontare la disabilità del figlio, ma anche i limiti della società nei confronti della disabilità stessa. Massimiliano Verga indaga anche quegli aspetti di profonda frustrazione che molto spesso vengono taciuti dai familiari di persone disabili, quasi come se questi sentimenti, benché veri, costituissero la violazione di un tabù morale. Credo sia una sorta di sberla al buonismo che dilaga in tema di disabilità, un voler raccontare le cose come stanno anche se non sono belle da sentire. E' un libro struggente per certi versi, sincero ed ironico per altri, strappa al lettore un sorriso ed una lacrima, regala consapevolezza ma non rassegnazione. Le parole dell'autore ci provocano, anche indirettamente, non ci lasciano indifferenti. Personalmente lo consiglio, vivamente!

Ho riconosciuto l'autoreDi b. grazia-18 maggio 2012

Sono di Cassano d'Adda e ho riconosciuto l'autore! Anch'io andavo allo stesso asilo, con le stesse persone. Anch'io sono Interista, anche se non così sfegatata! Quindi come non si può solidarizzare, anche perché anch'io sono madre di tre ragazzi! Non so quante lacrime ho versato ma penso che tutti dovrebbero leggere quello che questo grande padre ha avuto il coraggio di condividere con noi! Grazie!

Un libro in prestitoDi B. Bettina-8 maggio 2012

A volte un libro non si sceglie, ma, come è capitato a me, ti viene prestato o regalato. Leggi il titolo"Zigulì" e subito ripensi a quando eri bambina e alle dolci caramelle rotonde che la mamma ti comprava in farmacia perchè pensava fossero più sane (come afferma anche l'autore) . Poi cominci a leggere e improvvisamente perdi tutto il gusto dolce che il ricordo delle caramelle ti aveva lasciato in bocca. Cominci a camminare tra queste pagine in punta di piedi per non disturbare quei pensieri che sembrano appartenere solo all'autore. Poi quei pensieri li fai tuoi e vorresti prendere per mano non il piccolo Moreno, ma il suo papà e dirgli che la forza che lui ha tutti i giorni forse tu non l'avresti avuta e la sua rabbia è niente in confronto a quella che avresti tu. Rabbia verso le istituzioni che invece di aiutare ti complicano la vita, rabbia verso quei manuali che sembrano solo volerti far notare quanto poco vali come genitore, rabbia verso un destino che non puoi mutare ma che devi accettare senza rassegnazione, cercando di rendere ogni giorno non dico degno di essere vissuto, ma almeno accettabile. Peccato, è'uno di quei libri che vengono definiti "di nicchia", ma che tutti dovrebbero leggere. Egoisticamente anche per dare un senso alla propria vita.

AutenticoDi o. martina-2 maggio 2012

Un libro veramente coraggioso, a tratti struggente ma soprattutto autentico e profondamente intimo, che nasce dai pensieri e dalle sconfitte di un padre ferito. Accettare la disabilità di un figlio è sempre un calvario, ma attraverso un percorso fatto di accettazione e rinascita, Massimiliano Verga si trova anche costretto a subire la burocrazia a volta bigotta della giustizia che in questo modo mina il suo già fragile equilibrio. E' un racconto di vita onesto e coraggioso, che consiglio vivamente.

Diario di un padreDi P. Mirko-21 aprile 2012

Una narrazione senza retorica che -come sostiene l'autore- vale spesso più di mille manuali. Uno di quei casi in cui vale la pena lasciare spazio alle parole e leggere... Massimiliano Verga sa cosa vuol dire avere a che fare tutti i giorni con un figlio disabile e ce lo racconta senza filtri, sa cosa vuol dire essere arrabbiato con la vita e allo stesso tempo amare alla follia il proprio figlio. Una tematica difficile trattata per una volta senza retorica e compassione.

Un insieme di pensieriDi V. Letizia-28 febbraio 2012

Ho cercato questo libro dopo aver sentito l'intervista dello scrittore alla tv, inizialmente mi aspettavo un vero e prorpio libro invece mi sono trovata davanti una raccolta di pensieri di un papà che si trova da un giorno all'altro con un bambino disabile da crescere, alcuni pensieri non sono facili da acettare, a volte si può percepire la rabbia di quest'uomo che si trova a litigare oltre che con i problemi del figlio con i problemi della burocrazia italiana svelando problematiche che non avrei mai creduto.