Warology. Operazione l'altra guerra. Con DVD di Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa edito da MT0 Macroticonzero
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Warology. Operazione l'altra guerra. Con DVD

Collana:
Ecoscienze
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2009
EAN:

9788897265016

ISBN:

8897265014

Pagine:
36
Argomento:
Teoria della guerra e scienza militare
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Descrizione Warology. Operazione l'altra guerra. Con DVD

La paura è un'arma? Noi abbiamo paura delle cose che ci vengono dette più delle cose stesse. Ecco perché con il passare del tempo ci accorgiamo che la guerra più importante è quella fatta con l'informazione. Se noi pensiamo che l'85 per cento delle informazioni che vengono divulgate provengono dagli stessi soggetti protagonisti di quella informazione, ci accorgiamo che la notizia è già avvelenata. È possibile dissolvere il concetto di guerra. È un approccio di carattere molecolare. E lo vediamo nei rapporti quotidiani, se ciascuno di noi decidesse di non far più guerra a quelli che ha intorno, probabilmente la cosa risulterebbe favolosamente contagiosa. Esperti di strategia militare, ufficiali di punta dell'Esercito, scienziati e uomini politici si confrontano in una conversazione serrata. Cos'è la guerra ai giorni nostri? Quali sono le differenze con il passato? Attraverso tematiche scomode e ai più sconosciute, Warolgy delinea il quadro di una nuova cultura del conflitto. Più di un'inchiesta, un viaggio ai confini dell'impensabile. Il cortometraggio "Ecoscienze" a sorpresa e il libro" In-formazione: Warology. La guerra è dentro di noi".

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5 di 5 su 1 recensione

Imperdibile!Di D. Roberto-29 marzo 2011

Warology: un viaggio al centro della guerra. Raccontare una guerra invisibile, dai confini incerti, combattuta con armi nuove e al limite dell'impensabile. E' questo la promessa con cui nasce Warology, il primo lungometraggio di Morgan Menegazzo, disponibile nelle librerie in un cofanetto edito da Mt0. Il film si articola in una serie di interviste ad esperti, ufficiali, scienziati, giornalisti, che si intrecciano per delineare i tratti delle più moderne forme di conflitto. Impresa ardita, perché il campo d'indagine é sconfinato e, coi tempi che corrono nell'Italia catodica, i temi toccati dal documentario sembrano troppo sensibili per entrare nei talk-show. Si va dalla guerra meteorologica alla manipolazione informativa, dalle scie chimiche alla proliferazione nucleare: il tutto in un quadro in cui sono le corporazioni e i potentati economici a farsi soggetto attivo, a mettersi l'elmetto e imbracciare il fucile, combattendo con i propri eserciti guerre sempre più private nelle cause, e universali negli effetti. 8232; 8232; Il racconto si snoda in modo chiaro e convincente: la voce degli intervistati é corroborata da un fiume di immagini, spesso cruente. Scorrendo freneticamente sullo schermo, ancorano la narrazione alla realtà, e scavano nella coscienza dello spettatore, chiamandolo a una risposta. La colonna sonora, firmata dai Pursuit Green, contribuisce a rendere quasi ipnotico il ritmo del film, che per tutta la sua durata (circa 80 minuti) rapisce lo spettatore accompagnandolo in un vero e proprio viaggio al centro della guerra. I temi toccati dal documentario sono molteplici: si parte dalla già citata privatizzazione dei conflitti, e il crescente ruolo dei contractor nelle guerre contemporanee. Segue una sezione dedicata ad HAARP, il laboratorio statunitense che, attraverso l'uso di onde ad altissima frequenza, è in grado di modificare le condizioni atmosferiche, e presumibilmente anche di causare catastrofi naturali a migliaia di kilometri di distanza. Infine le scie chimiche, o per utilizzare un'espressione cara ai fanatici delle teorie del complotto, le Chemtrails, scie presumibilmente composte da metalli pesanti, rilasciate nell'atmosfera dagli aerei militari, per scopi ancora tutti da accertare. L'insieme contribuisce a creare un quadro lucido e angosciante non solo per quanto riguarda l'evoluzione dei conflitti, ma più in generale sul rapporto con cui l'Uomo sta instaurando Terra, i suoi simili e sé stesso. Particolarmente azzeccata risulta la scelta di evitare l'utilizzo della voce fuori campo: il Virgilio che guida Dante alla scoperta dell'inferno, é personificato dal flusso di immagini che scorre compulsivo sullo schermo, e dalla voce degli intervistati. Questo consente di rendere aperto il rapporto tra il film e lo spettatore: manca, e non se ne sente la mancanza, un nemico da prendere a bersaglio, e rendere responsabile di tutti i mali. Un documentario fatto per informare e stimolare una presa di coscienza, non per mettere alla berlina qualcuno, né per convincere lo spettatore dell'ennesima cospirazione architettata alle sue spalle. Un film che si offre come spazio di riflessione, senza la pretesa di far scoppiare la rivolta dal divano di casa, con la bocca piena di pop-corn. Senza però nemmeno indulgere in un'assoluzione urbi et orbi, ma chiamando in causa in prima persona lo spettatore, costringendolo a chiedersi se sia possibile costruire un mondo migliore: in altre parole, immaginare l'inimmaginabile. I signori della guerra già lo fanno, chi desidera la pace non può non intraprendere la strada