Voltaire di Gilbert Keith Chesterton edito da Tabula Fati

Voltaire

Editore:

Tabula Fati

Collana:
Heliopolis
Traduttore:
Ballini F.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2000
EAN:

9788887220544

ISBN:

8887220549

Pagine:
32
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VoltaireDi M. Marta-20 marzo 2011

Franois-Marie Arouet, meglio conosciuto come Voltaire, nasce a Parigi nel 1694. Fu uno scrittore e filosofo francese. Fu una delle figure più prestigiose del movimento illuminista e conobbe di persona i grandi sovrani europei: da taluni fu incarcerato e da tal altri chiamato alla propria corte nei panni di consigliere. Uomo dalle forti convinzioni anticlericali e deiste sguinzagliò la sua abilità intellettuale contro il pregiudizio, il fanatismo e l'oscurantismo. Fu un illuminista che non volle mai essere riconosciuto come filosofo sistematico, definendo i sistemi metafisici come ingegnosi romanzi filosofici: in quanto, per egli, l'opera della ragione e la stessa filosofia avrebbero dovuto sempre avere, come banco di prova, l'esperienza. In sé, Voltaire rifletteva l'anima della nuova borghesia intellettuale emergente, lo spirito brillante e sarcastico aleggiante nei salotti parigini, una presenza illuminata pronta a criticare aspramente il sistema giudiziario francese di quel tempo. Descrisse quest'ultimo come forte coi deboli e debole coi forti. Sostenne frequentemente il boicottaggio delle leggi francesi, emanate dai regimi assolutisti di Luigi XIV e di Luigi XV, che furono i protettori del soffocante tradizionalismo dei ceti dominanti. Ai quali, però, si opponevano ormai in misura crescente le avanguardie culturali: come l'Illuminismo, certo del primato delle ragione e fiducioso nel progresso dell'umanità, un movimento pronto a lottare per l'autonomia e la laicità della cultura. La rivoluzione era alle porte e i cancelli di Versailles non avrebbero potuto far altro che spalancarsi. Voltaire cercò di divulgare queste idee e tramite i suoi testi ci riuscì. Anche se la sua morte avvenne a Parigi nel 1778, le sue idee rimasero sempre affilate e assieme alla polvere da sparo nel decennio successivo riuscirono a distruggere la Bastiglia.