Le voci delle cose

Il design è il "progetto della forma dell'oggetto d'uso", ed è proprio questa "forma" - linguaggio, immagine, interfaccia culturale, dimensione semantica a fornire il filo d'Arianna cui Maurizio Vitta si affida per procedere con ragionevole sicurezza all'interno del labirinto. Per disegnare la mappa di questo universo fatto di cose, di oggetti, di utensili, il saggio procede per gradi. Recupera la valenza storica dell'oggetto d'uso, ne definisce le radici antropologiche, analizza le diverse versioni proposte nelle corrispondenti situazioni, chiarisce la natura del "progetto" e la sua struttura binaria (progetto tecnico, design), rivisita la figura della "merce", ripercorre i modelli del "consumo". Orientandosi nella diaspora dei significati di "gusto" e "godimento", il volume approda infine all'analisi del destino museale degli oggetti di design, nel loro rapporto con l'arte e la storia.