A voce nuda di Michel Faber edito da Einaudi

A voce nuda

Editore:

Einaudi

Traduttore:
Granato G.
Data di Pubblicazione:
15 febbraio 2005
EAN:

9788806173487

ISBN:

8806173480

Pagine:
115
Formato:
brossura
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Trama A voce nuda

Un castello gotico nel bel mezzo di una foresta. Un gruppo di eccentrici musicisti alle prese con una partitura estremamente complicata e con la convivenza forzata. Le tensioni sessuali tra i membri del gruppo rivelano in realtà una più profonda, segreta nevrosi, resa ancor più minacciosa dalla clausura. E una donna fragile, alla deriva, è affascinata da strane urla nella notte... L'autore di "Il Petalo cremisi e il bianco" (2003) e di "Sotto la pelle" (2004) è nato in Olanda e cresciuto in Australia. Ora vive nelle Highlands scozzesi.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 2 recensioni

Non decollaDi M. Luca-9 maggio 2012

Ho trovato A voce nuda una vicenda scialba, con protagonisti appena tratteggiati e un'ambientazione interessante ma per niente valorizzata. Dalla trama mi aspettavo qualcosa di decisamente più interessante e invece ne è uscito un racconto scontato e privo di interesse, almeno per me. Nessuno dei personaggi è riuscito a emozionarmi e li ho trovati penosi, mentre l'atmosfera cupa e cinica del libro non mi ha lasciato altro che una pessimo umore. Insomma, una prova veramente goffa.

A voce nudaDi M. Luigi-7 aprile 2011

Mi piacerebbe parlarvi di questo libro molto interessante. Arduo definire romanzo questo racconto di un centinaio di pagine. Arditissimo paragonarlo, come si legge nella quarta copertina, a "Giro di Vite" di James. Nel complesso, a prescindere da tutto, un po' deludente, soprattutto considerato che è stato partorito dallo stesso autore de "Il petalo bianco e il cremisi". Per carità, Faber resta sempre un maestro cesellatore delle emozioni e di come queste si riflettono sui volti, sugli ambienti, sulle cose. Le sue descrizioni fisiche ed emotive si vedono chiaramente come se passassero sulla pellicola di un film. Ma in questo "A voce nuda" costruisce un pathos che poi finisce per risolversi troppo frettolosamente, e molti elementi restano inconclusi. La mutazione finale negli animi dei protagonisti, per quanto generata dalla morte di un compagno, non ha tuttavia in termini dell'intreccio una giustificazione sufficientemente costruita - e pertanto questa morte appare solo come un furbo escamotage per chiudere una situazione divenuta ingestibile. Un buon materiale, quindi, che forse andava affrontato in modo diverso, magari in modo più ampio. Resta solo il piacere di abbeverarsi (sebbene in traduzione) alla prosa elegante dell'autore.