Vite brevi di idioti di Ermanno Cavazzoni edito da Guanda
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Vite brevi di idioti

Editore:

Guanda

Edizione:
2
Data di Pubblicazione:
26 gennaio 2017
EAN:

9788823516021

ISBN:

8823516021

Pagine:
150
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Vite brevi di idioti

Un'Italia agreste fa da sfondo a un originale campionario di varia umanità, affetta da forme più o meno gravi e manifeste di idiozia. Gli idioti in questione, armati delle loro manie, ossessioni e fissazioni, oppongono una strenua resistenza ai meccanismi di quella moderna società dei consumi che sembra destinata ad avere la meglio su di loro. Ci sono padri di famiglia che sognano di partire a bordo di un'utilitaria trasformata in macchina volante, salvo poi schiantarsi al primo cavalcavia; martiri del mal di piedi e piromani sfortunati col fuoco; contadini che si credono dottori, e poi nani e microcefali... Con la sua ironia surreale Ermanno Cavazzoni dipinge una galleria di trentuno ritratti all'insegna di un unico dogma: l'idiozia accompagnerà il genere umano fino alla morte. Anzi, c'è addirittura chi dice che, forse su un altro pianeta, l'umanità potrebbe giungere, in un lento progresso, a quello stato di assoluta e totale idiozia in cui «nessuno ricorda più niente, neanche le cose più elementari, come ad esempio sentirsi qualcuno diverso da un sasso o da un meteorite. Questo sarebbe lo stato beato».

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4 di 5 su 1 recensione

Vite di folliDi L. Renata-28 marzo 2012

Questa raccolta è divertentissima, l'immagine in bianco e nero di un'Italia che non c'è più, fatta di personaggi folli, di sciocchi di paese, appunto di idioti ma inoffensivi. Ciò che rende splendida il volume è questo senso del patologico che spesso e volentieri sfocia nel divismo, nell'arte pura, senza freno nelle cervella. Tutti questi cretini non si sono fermati ad una loro curiosità, l'hanno realizzata in ragione di vita trascinandosela dietro come dono del signore ma anche sofferenza vera e propria. E anche quando le vicende sono così senza senso da essere spassose, c'è sempre in sottofondo un senso di desolazione, di tristezza, di vuoto.