Una vita
- Editore:
Rizzoli
- Collana:
- BUR Classici
- Edizione:
- 2
- Data di Pubblicazione:
- 13 febbraio 1991
- EAN:
9788817168106
- ISBN:
8817168106
- Pagine:
- 380
Trama Una vita
Giovane e romantico ufficiale, da poco inurbato a Trieste, Alfonso Nitti divide le sue giornate fra la monotonia del lavoro d'ufficio e una squallida camera d'affitto, compensando le frustazioni della routine quotidiana con l'inquieta dolcezza della fantasia, popolata di sogni di grandezza e di rivalsa. Ma quando, insperata, gli si presenta l'occasione di rovesciare la propria sorte conquistando l'amore della ricca Annette Maller, egli si mostra incapace di sfruttare tempestivamente il successo, esitante di fronte a una scelta che nell'intimo lo sconcerta. Dilaziona i tempi, torna al paese nativo in una vana ricerca della propria autenticità, creando, con la sua stessa lontananza, le premesse dello scacco che lo condurrà al suicidio.
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Recensioni degli utenti
Il primo romanzo di Italo Svevo-20 febbraio 2015
Siamo agli esordi narrativi del grande Italo Svevo, che apre la sua carriera di autore con un romanzo dal titolo "Una vita". Il protagonista è Alfonso Nitti, un uomo assolutamente comune che per vivere fa l'impiegato in una banca. Nulla di particolarmente emozionante insomma! Il suo amore per la figlia del capo della banca (l'imponente Signor Maller), cioè l'inaccessibile Annetta, cambierà profondamente la sua vita e il corso delle sue vicende personali. La differenza di ceto e delle reciproche aspettative complicherà una relazione già in partenza quantomeno improbabile. Lo stile di Svevo in questo romanzo non è ancora quello completamente sicuro e maturo de "La coscienza di Zeno", tuttavia le numerose pagine di cui si compone il romanzo si leggono con buona fluidità, nonostante sempre di (grande) letteratura dell'Ottocento si parli. L'epilogo è sorprendente, non mi sarei di certo aspettato un finale di questo tipo, dopo una gestione della vicenda tutto sommato serena e alquanto equilibrata. Ma, come accennavo prima, d'altronde si parla di alta letteratura... Da leggere per iniziare lo studio di un grandissimo autore del nostro Paese!
Una vita-28 febbraio 2012
Il romanzo d'esordio, autopubblicato, di Italo Svevo. Qualche calo di ritmo nella narrazione ma ben scritto, con atmosfere coinvolgenti, e la sua Trieste con le piazze, i moli e la biblioteca. Dalle pagine in cui Nitti si trascina nella vita d'ufficio si intuisce che Svevo è stato impiegato in un istituto bancario per oltre vent'anni. Un libro che in molte parti sembra autobiografico.
Storia di un fallimento-5 maggio 2011
Composto con il titolo "Un inetto", poi modificato per volere dell'editore che temeva di perdere parte delle vendite. Nella realtà, tuttavia, il titolo originale chiarisce bene la tematica del testo: un idealista, un sognatore che si illude di poter cambiare la propria condizione e scopre che il suo destino è di rimanere nelle strette maglie previste dalla sua situazione sociale. Alla fine, la superiorità morale fa di lui l'inetto del titolo originale e della sua esistenza "una" vita, una come tante, piccole, insignificanti vite da dimenticare. Inevitabile perciò la soluzione della storia narrata.
La Vita di Tutti-17 dicembre 2010
Più contemporaneo di un contemporaneo. Sia Nitri, il personaggio, che Svevo. Cocente per la sua miseria tutta la storia, sia quella esteriore che quella intima, di quest'uomo che fatica a vivere. Cocente l'occhio di questo acuto scrittore. Indimenticabile.
Una vita-1 ottobre 2010
Indubbiamente più complesso della "Coscienza.."a tratti pesante ma estremamente illuminante.Anche qui abbiamo un inetto,anche qui tante paranoie...fondamentalmente un ritratto dell'uomo moderno e contemporaneo inserito in una società standardizzata e ricca di inetti.Insomma Svevo era geniale...da leggere...
Nitti: l'inetto-30 settembre 2010
Alfonso Nitti è l’inetto, il disagiato incapace di vivere in società, di provare sentimenti veri e di assumersi responsabilità. Nel tentativo di introdursi in un mondo estraneo con il lavoro in banca e la relazione con la giovane figlia del banchiere lo porta alla sconfitta, alla solitudine. Per certi versi è paragonabile al personaggio verghiano Mastro Don Gesualdo, il vinto. Come quest’ultimo, Alfonso Nitti ha cercato di uscire dal piccolo e umile mondo da cui proveniva per raggiungere il ceto emergente, ma in cambio ha ricevuto solo disprezzo e isolamento.