La vita ai supplementari di Giovanni Galli edito da Rizzoli

La vita ai supplementari

Editore:

Rizzoli

Collana:
BUR Varia
Data di Pubblicazione:
16 febbraio 2011
EAN:

9788817048545

ISBN:

8817048542

Pagine:
158
Formato:
brossura
Argomenti:
Calcio, Morte e lutto
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Descrizione La vita ai supplementari

Giovanni Galli è stato un portiere d'eccezione, uno di quelli che se lo hai in squadra può fare la differenza. E la differenza l'ha fatta nel Milan, con cui ha vinto uno scudetto e cinque coppe tra il 1987 e il 1990. Ma nel 2001 arriva il rigore imparabile: il figlio Niccolò, diciassettenne speranza del calcio, muore in un incidente di motorino mentre torna a casa dagli allenamenti; una morte assurda, quando una strada scivolosa e un guardrail rotto potrebbero distruggere una famiglia. Ma la rete di affetti di Giovanni, quella davvero non si è mai bucata: restando uniti, il dolore può trasformarsi in un'occasione per essere ancora di aiuto agli altri. Con la moglie Anna, le figlie e un manipolo di amici del figlio, Giovanni crea la Fondazione Niccolò Galli, che da anni sostiene anche economicamente ragazzi la cui vita è stata cambiata da un incidente stradale. Con la coscienza di chi ci è passato aiuta le famiglie a trovare, anche là dove pare impossibile, un senso e una nuova forza. Questo libro è il racconto di una vita vissuta al massimo: gli esordi nel calcio, i trionfi nel Milan, le emozioni dei grandi tornei internazionali, la quotidianità in città diversissime come la sua Firenze, la disordinata Napoli e la Milano da bere, la "scoperta" della televisione assieme a Raimondo Vianello, i problemi con i proprietari e i bilanci delle squadre. Sullo sfondo, una vita familiare pulita, dalla tenera storia d'amore con Anna alla prova più dura che una coppia possa trovarsi ad affrontare.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 1 recensione

La vita ai supplementariDi m. assunta-12 dicembre 2010

Non mi è piaciuto. Dall'inizio alla fine è una lode sperticata di sé stesso e del figlio prematuramente scomparso, opportunamente "mascherata" da un velo di modestia e di incredulità. Non mi piace come lezione morale e non posso fare a meno di pensare che, anche un dolore così tragicamente comune come la perdita di un figlio, viene vissuto "meglio" con le spalle coperte da soldi, amicizie importanti, diversivi quali la beneficenza, la Tv, i viaggi alle Maldive per tutta la famiglia... Insomma è sempre meglio piangere in Rolls Royce, e poi puoi anche dare una lezione di vita a tutti. Se siete amanti del calcio, milanisti e molto cattolici, potrebbe piacervi ma io consiglierei altre letture. Ciao ciao.