Trama La vita sognata di Ernesto G.
La vita sognata di Ernesto G. è un romanzo dello scrittore francese Jean-Michel Guenassia. Il romanzo, ambientato tra Parigi, Algeri e Praga, copre un arco di tempo che va dagli anni che precedono la seconda guerra mondiale fino al periodo del socialismo sovietico. Il protagonista è Joseph Kaplan, un ragazzo ebreo proveniente da Praga che, spinto dal padre, si è trasferito a Parigi per ottenere una specializzazione in Biologia. Quando riceve la proposta di lavorare come ricercatore ad Algeri, il ragazzo accetta. Giunto nella capitale dell’Algeria, conosce Christine, la fidanzata di un amico che fa l’attrice di teatro. In Algeria Jospeh lavora duramente e con professionalità, guadagnandosi la stima del direttore dell’Istituto. Quando però il governo collaborazionista di Pétain istituisce le leggi razziali, Joseph deve fuggire. Il direttore dell’Istituto lo spedisce in un centro di ricerca sperduto, distante dai controlli. Qui riesce a slavarsi e, terminata la guerra, ritrova Christine, con la quale decide di andare a Praga. Qui il protagonista si mette alla ricerca del padre, del quale non ha più notizie da anni. In una Praga socialista, durante la ricostruzione, Joseph e Christine trovano un loro equilibrio, che porterà alla nascita di due bambini. Con il tempo Joseph diventa un affermato medico e viene eletto deputato. La situazione politica però comincia a degenerare. Christine sparisce con il bambino più piccolo e con lui restano solo Helena, la figlia maggiore, e Tereza, la moglie di un suo amico. Un giorno il governo affida alle cure mediche di Joseph un paziente moribondo. Si chiama Ernesto G. e tra lui ed Helena nasce un sentimento molto forte, che però non può esistere. Jean-Michel Guenassia, con La vita sognata di Ernesto G. propone un racconto avvincente sullo sfondo del difficile scenario politico che ha caratterizzato la storia del Novecento.