Vita di Samuel Johnson di Giorgio Manganelli edito da Adelphi
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Vita di Samuel Johnson

Editore:

Adelphi

Data di Pubblicazione:
15 ottobre 2008
EAN:

9788845923227

ISBN:

8845923223

Pagine:
113
Formato:
brossura
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Descrizione Vita di Samuel Johnson

Marcel Schwob ha scritto che se Boswell fosse riuscito a concentrare in dieci pagine la sua monumentale "Vita di Samuel Johnson", avrebbe dato alla luce l'opera d'arte tanto attesa. Quasi raccogliendo la sfida, Giorgio Manganelli scrisse nel 1961 questo trattatello, che rappresenta una 'biografia sintetica' e insieme un ritratto collettivo dove - sullo sfondo di una Londra torva e sordida, ma amatissima - accanto a Johnson figurano i suoi più cari amici: Richard Savage, scrittore fallito, sregolato e ribaldo, Topham Beauclerk, ilare e irresponsabile libertino, e naturalmente James Boswell, autore di un "calco letterario fedele fino alla allucinazione" del modo di essere del Dottore. Uomini dalla prensile passionalità, capaci di offrirgli un'immagine già vissuta e intellettualizzabile dell'esistenza: l'ideale per lui, che ambiva a essere "esperto e incorrotto". Ma il Johnson di Manganelli è ancora di più: il primo eroe di una civiltà di massa, un divo ammirato e amato per il fatto stesso di esistere, di conglomerare con la sua bizzarria e la sua sarcastica conversazione ascoltatori e spettatori. Ed è, anche, un perturbante alter ego, soprattutto laddove di Johnson appare nel lato più segreto: la malinconia, l'ipocondria, l'infelicità, fieramente combattute con il lavoro, con "i doveri dell'intelligenza, presidio della chiarezza interiore e dunque della moralità".

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4 di 5 su 1 recensione

Vita di Samuel JohnsonDi A. Livio-29 ottobre 2010

Quest'opera parla dell'"esistenza" di un nevrotico scritta da Manganelli (altro nevrotico). La cura principale che pratica Johnson è quella di immergersi nel lavoro di scrittura e penso che in quel mondo dai ritmi lenti questo espediente potesse funzionare al meglio. Manganelli ha voluto evidenziare secondo me le parole che ho trascritto all'inizio perchè sa per esperienza diretta che molte nevrosi nascono quando uno non accetta le contraddizioni così naturali per Boswell, e pretende di adeguare in toto la vita vissuta alle idee vagliate dalla logica (superego). Lo scritto di Manganelli è molto sintetico ed essenziale, quasi un compendio della famosa opera del Boswell, e la parte più riuscita è proprio quella sulla malinconia del protagonista, malattia molto "praticata" anche dall'autore. L'aspetto positivo (ma anche negativo) del carattere di questo "primo eroe della società di massa" è la sincerità, e riusciva con questa a sbalordire i suoi uditori che lo avevano diversamente "incasellato" in base al suo pensiero conservatore. Nel passato si apprezzava chi sapeva conversare e argomentare bene ed era anche uno spettacolo stare ad ascoltare persone dotate di "valore non produttivo". Al giorno d'oggi...