La vita è qualcosa di straordinario. Morendo ho imparato a vivere. La mia lezione più grande di Lee Lipsenthal edito da Sperling & Kupfer

La vita è qualcosa di straordinario. Morendo ho imparato a vivere. La mia lezione più grande

Collana:
Varia
Traduttore:
Mazza A.
Data di Pubblicazione:
3 aprile 2012
EAN:

9788820052355

ISBN:

8820052350

Pagine:
201
Formato:
rilegato
Argomento:
Malattia
Acquistabile con la

Descrizione La vita è qualcosa di straordinario. Morendo ho imparato a vivere. La mia lezione più grande

Come responsabile medico del celebre Preventive Medicine Research Institute di Sausalito (California), Lee Lipsenthal ha aiutato migliaia di pazienti che lottavano contro la malattia a superare la paura del dolore e della morte e ad abbracciare un'esistenza ricca di gioia. Felicemente sposato e padre orgoglioso di due figli, ha seguito lo stesso percorso nella sua vita privata. Quando, nel 2009, scopre per puro caso di avere un tumore all'esofago, tocca a lui testare l'efficacia del suo approccio. Mentre con la moglie Kathy affronta la diagnosi, la malattia e le terapie, Lee si accorge di non temere il momento della fine e di sentirsi più vivo che mai. Scritto con ironia, sensibilità e profonda ispirazione questo libro intende insegnarci molte cose sul vero significato della vita.

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Recensioni degli utenti

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2 di 5 su 1 recensione

Non mi ha convinto.Di S. Chiara-11 aprile 2017

Questo è uno dei rari libri che non ho letto interamente, ma a tratti, in modo discontinuo, forse non ero nel periodo giusto della mia vita per questo genere di libro. È ancora nella mia libreria quindi prima o poi mi ricapiterà di sfogliarlo. Credevo fosse più spirituale, invece è abbastanza concreto e gli episodi in cui l'autore descrive le sue esperienze "trascendentali" non so perchè ma non mi hanno convinto. Probabilmente è da leggere in un altro periodo della vita. Nello stesso momento in cui l'ho acquistato avevo preso anche "La buona battaglia" che è anch'esso un libro dove il protagonista muore, e l'ho trovato molto più "vero" nella descrizione dei sentimenti e delle emozioni di chi affronta la morte e di chi resta.