La vita oscena di Aldo Nove edito da Einaudi

La vita oscena

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
16 novembre 2010
EAN:

9788806200015

ISBN:

8806200011

Pagine:
111
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama La vita oscena

Ero piccolo ma già sapevo che riempirsi di cose era il modo che usiamo per sentirci il più lontano possibile dalla morte. Un bambino osserva il mondo degli adulti con la sua voce tersa e visionaria. Il padre che guida velocissimo cantando jingle di Carosello, ma da quando la moglie si è ammalata spesso ferma l'auto di colpo e "fa la faccia della morte". La madre che era una hippy e ora ha il cancro e aspetta la morte, ma a morire per primo è il marito, "come un'offesa inimmaginabile". Rimasto solo, ormai adolescente, il protagonista sprofonda nell'alcol e negli psicofarmaci finché per errore non manda a fuoco la casa. E comincia la sua iniziazione all'abisso, dove droga e irrefrenabile desiderio sessuale ricalcano il meccanismo dell'attesa e del consumo che riempie le nostre esistenze. Una specie di morte in vita da cui però - imprevista - affiora la rinascita.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

Non mi è piaciutoDi g. valeria-19 luglio 2011

Questo libro non mi è piaciuto: l'ho trovato tremendamente angosciante. Non mi è piaciuto il protagonista e il suo gusto perverso di toccare ripetutamente il fondo. Non mi è piaciuto il metodo di scrittura ( seppure perfetto nel rappresentare il protagonista) , e non mi è nemmeno piaciuto il gusto nel descrivere nei minimi particolari l'oscenità ( per l'appunto) di un certo tipo di sessualità.

Il redde rationem di uno scrittoreDi M. Calogero-3 marzo 2011

Il libro della maturità di Aldo Nove, dove sono compendiati i suoi temi principali, dalla compassione per le merci alla pornografia dell'esistenza, e dove affronta il drammatico tema autobiografico della morte dei genitori. Il redde rationem, la resa dei conti dello scrittore di Viggiù ormai giunto alla piena maturità letteraria.

Il dolore trasforma il nostro modo di presentarci Di C. Matteo-13 gennaio 2011

Una sera a cena con se stesso esorcizzando i propri fantasmi, rendendoli reali. Preciso, lo trovo nelle parole, lame sottili di una scrittura che non conosce momenti di stanchezza. Diceva che la vera oscenità al giorno d'oggi è proprio la normalità, quel modo di vivere che alla lunga stanca senza eccessi. Roland Barthes diceva: "Osceno è ciò che si propone come erotico ma non lo è affatto". Oggi non si riesce neanche più a vederne il confine quasi fosse tutto ridotto a una brutta copia della pornografia. E la salvezza risiede nello scarto, ogni volta che cerchiamo le oscenità nella spazzatura. Un modo come un altro di salvarci l'anima. Un libro appassionante e coinvolgente.