Una vita per l'arte. Confessioni di una donna che ha amato l'arte e gli artisti di Peggy Guggenheim edito da Rizzoli

Una vita per l'arte. Confessioni di una donna che ha amato l'arte e gli artisti

Editore:

Rizzoli

Edizione:
1
Traduttore:
Piccioni G.
Data di Pubblicazione:
9 settembre 1998
EAN:

9788817531108

ISBN:

8817531103

Pagine:
416
Argomenti:
Storia dell'arte e stili artistici: dal 1900 in poi, Arte: aspetti economici
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4 di 5 su 1 recensione

Il contenuto del libroDi P. Edoardo-31 maggio 2008

In un momento storico in cui il collezionismo di opere d'arte ha sempre più le caratteristiche del business, è importante ricordare l' esempio della collezionista donna più famosa del mondo: Peggy Guggenheim, che, per pura passione, nel secolo scorso dedicò la sua vita a sostenere l' arte e gli artisti. La sua autobiografia ufficiale, dal titolo italiano "Una vita per l' arte", edita da Rizzoli nel 1982 e in continua ristampa, è uno dei libri da non perdere per tutti gli appassionati d' arte, ma non solo: è la storia affascinante e avventurosa della vita di una donna che, credendo in una causa, vi si è dedicata anima e corpo. Grazie a lei infatti il mondo ha ereditato una delle più importanti collezioni mai viste, e molti artisti, primo tra tutti Jackson Pollock, non sarebbero forse mai stati conosciuti a livello internazionale. Nata nel 1898 a New York da una ricchissima famiglia ebrea, Peggy Guggenheim ereditò molto giovane un' immensa fortuna a causa della tragica morte del padre che si trovava a bordo del Titanic quando affondò. Da quel momento iniziò l' avventura lunga una vita della ribelle Peggy, irrequieta, sempre alla ricerca del grande amore che non trovò mai e che, dopo tre mariti e innumerevoli amanti, riuscì a soddisfare solo nell' arte. Peggy si trasferì giovanissima in Europa dove condusse una vita molto anticonformista: sposò lo scrittore bohémienne Laurence Vail (da cui ebbe due figli) e iniziò a frequentare i salotti culturali più vivaci, dove conobbe i più importanti esponenti delle avanguardie artistiche e letterarie europee, tra i quali: Man Ray, Marcel Duchamp, Constantin Brancusi, Djuna Barnes, Piet Mondrian, e poi James Joice, Ives Tanguy, Samuel Beckett, Max Ernst e moltissimi altri. Come in vita, anche nella sua autobiografia, Peggy è tagliente e spregiudicata al punto che nel '46, quando ne uscì una prima versione, venne stroncata dalla critica coeva. Senza grandi abilità narrative ma con profonda sincerità, Peggy racconta infatti le vicende che ha vissuto, i sentimenti che ha provato e descrive i comportamenti e le azioni di chi ha conosciuto, lasciandoci così un libro di grande valore storico. L' esito infatti è molto interessante e consente più letture: una panoramica dell' ambiente culturale europeo e americano del secolo scorso, dove tutti i grandi artisti trovano posto con un volto umano da una parte, e la storia degli amori e delle avventure della ricca ereditiera ribelle dall' altra.