Il viaggio dell'assassino. Trilogia dei Lungavista vol.3 di Robin Hobb edito da Fanucci

Il viaggio dell'assassino. Trilogia dei Lungavista vol.3

Editore:

Fanucci

Traduttore:
Cartoceti P. B.
Data di Pubblicazione:
21 marzo 2007
EAN:

9788834712801

ISBN:

8834712803

Pagine:
848
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Trama Il viaggio dell'assassino. Trilogia dei Lungavista vol.3

Si conclude con questo volume la trilogia dei Lungavista e Fitz affronta il suo destino: la sorte del Regno dei Sei ducati è nelle sue mani... così come quella del mondo intero. Il re Sagace è morto per mano del figlio Regal. Anche Fitz è morto, o almeno così credono i suoi amici e nemici. Ma con l'aiuto dei suoi alleati e dello Spirito riemerge dalla tomba, segnato da una profonda cicatrice che gli solca il corpo e l'animo. Il regno è vicino alla rovina: Regal ha saccheggiato la capitale per poi abbandonarla, mentre il legittimo erede, il principe Veritas, è perso nella sua folle ricerca, forse destinato a morire. Solo il ritorno di Veritas, o la successione che spetta di diritto a sua moglie, potrà salvare i Sei Ducati. Ma Fitz non resterà a guardare.

Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 4 recensioni

Il viaggio dell'assassinoDi M. Daniele-24 luglio 2011

Conclusione della trilogia dei Lungavista. In questo ultimo capitolo ritroviamo Fits in una situazione disperata: quasi tutti lo credono morto così come Veritas con Regal che ha guadagnato il potere. Incapace di pensare ad altro e convinto che Molly non lo vorrebbe comunque avere con se, Fits intraprende un viaggio per uccidere colui che reputa la causa di tutti i suoi problemi, Regal. Degna conclusione della trilogia, consigliato a tutti gli amanti del genere.

Il viaggio dell'assassinoDi R. Lidia-5 aprile 2011

Boh, mi sa che una rilettura non potrà che aiutare il mio giudizio. Con la fine di questo libro si chiude la Trilogia dei Lungavista che vede Fitz, Bastardo di Corte, affrontare il viaggio che lo porterà verso il suo Re dato per disperso. Un viaggio tra situazioni che rimetteranno in gioco la sua fede verso l'impresa ultima, e che lo porteranno a prendere coscienza del ruolo che il destino gli ha riservato, fatto di rinunce, sofferenze e 'sentieri' solitari in nome di un bene superiore. Per quanto lo stile di scrittura sia scorrevole, piacevole e senza cali eccessivi, l'autrice avrebbe potuto tagliare qualche centinaia di pagine senza per questo perdere l'intensità: le parti dove non succede nulla se non riempire le giornate del protagonista non sono, in fondo, funzionali alla storia, che ha uno sviluppo abbastanza semplice; forse l'autrice in questo modo voleva farci avvicinare ulteriormente al modo di percepire di Fitz, ma ha avuto a disposizione i due libri precedenti per arrivare a noi. Mettendo da parte queste considerazioni, che non tolgono nulla alla validità dello scritto, c'è da confermare che il romanzo è in grado di tenere vivo l'interesse in tutti i punti della narrazione, grazie al naturale affetto che il nostro Bastardo è in grado di suscitare in chi legge. Questo ragazzo, insomma, ne passa di tutti i colori senza mai veramente perdersi d'animo, fino all'epilogo della vicenda, piacevolmente onirica, che riserva una sorpresa, tenuta nascosta nel corso della trilogia.

Il viaggio dell'assassinoDi G. Tommaso-23 febbraio 2011

Opera magistrale, davvero ben orchestrata. Consigliato. I topoi di questo romanzo si distaccano molto da quelli che lo precedono. Fitz ora non si sente più legato al giuramento fatto al suo Re, assassinato a tradimento dal figlio: in cuor suo è ormai fedele solo alla sua missione che è di vendetta, uccidere l'odiato zio Regal. Ma ancora una volta il suo intento non solo è funestato dall'insuccesso ma frenato anche dall'amore per suo zio Veritas che ora più che mai ha bisogno del suo aiuto, sperduto ai confini del Regno delle Montagne. E qui emerge ancora il conflitto interiore di Fitz. Questa volta non tra l'essere d'animo innocente e contemporaneamente assassino, nè tra l'amore per un zio e l'odio per l'altro frenato dal suo dovere di Uomo del Re. Fitz è divenuto uomo ed è ora spinto da un dovere più profondo di quello del giuramento fatto a Sagace: a spingerlo è la sincera devozione e l'affetto per tutte le persone che ama e che deve proteggere da quelle che odia. Il bilancio della Trilogia dei Lungavista è decisamente positivo: ai pregi indubbi dei primi due romanzi in questo si aggiunge anche la reinvenzione della figura del drago qui originalmente proposta. Una lettura notevole e coinvolgente, di incredibile atmosfera, che presenta grandi personaggi dalla psicologia ben calibrata e che non lascia spazio al lieto fine come noi troppo spesso intendiamo.

Il viaggio dell'assassinoDi b. paola-21 febbraio 2011

Ottimo per cominciare la conoscenza di questo autore. Di tutta la trilogia dei Lungavista è forse il migliore e la Hobb continua a distinguersi con personaggi non banali. Il giovane Fitz continua ad essere schiacciato, più che dal suo destino di Bastardo, dal fatto che coloro che gli stanno accanto hanno tutti una missione ben precisa nella vita: Umbra, il suo maestro, vuol rimettere un Lungavista sul trono, il suo Re Veritas è alla ricerca degli Antichi per salvare il reame, Kettricken è fin troppo consapevole del suo ruolo di moglie e di regina, il matto è il Profeta Bianco e Stornella è alla ricerca dell'immortalità attraverso una Chanson. Lui che invece vorrebbe solo tornare a vivere insieme con Molly viene spintonato qua è la da loro, oltre che dal suo desiderio di vendetta su Regal.