Viaggiare e non partire di Andrea Bocconi edito da Guanda

Viaggiare e non partire

Editore:

Guanda

Data di Pubblicazione:
5 aprile 2002
EAN:

9788882463731

ISBN:

8882463737

Pagine:
208
Formato:
brossura
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Trama Viaggiare e non partire

Si può viaggiare in tantissimi modi: c'è chi viaggia sempre e non parte mai; c'è chi parte e va lontano senza bisogno di viaggiare; c'è chi parte e viaggia e c'è chi non parte e non viaggia. "Viaggiare e non partire" è dedicato a tutti coloro che, in qualche modo, viaggiano, fisicamente o solo mentalmente. Un libro in cui si trovano consigli, riflessioni, massime, interviste a grandi viaggiatori, come Tiziano Terzani o Fosco Maraini, ma anche esperienze vissute dall'autore, viaggiatore attento, curioso e instancabile.

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3 di 5 su 1 recensione

Viaggiare e non partireDi S. Max-3 aprile 2011

Questo può essere considerato un libro un po' per tutti i gusti. L'autore si interroga sui motivi che ci fanno amare il viaggio, in particolare in terre lontane, e per fare questo riporta citazioni di viaggiatori famosi, a partire da Marco Polo, passando per Chatwin, fino ad arrivare al suo amico Terzani. Ci sono due correnti di pensiero: - alcuni dicono che è necessario viaggiare per aprire la mente, grazie al fatto che si possono vedere cose e popoli nuovi, immagazzinare immagini, ricordi e aneddoti e per il fatto che si esce dai propri schemi e abitudini per cui anche solo comprare un biglietto per l'autobus può diventare una sfida - altri ritengono che il vero viaggio sia quello dentro noi stessi e che per fare questo non è necessario sposarsi, lo si può fare anche stando seduti su una panchina nel centro di un piccolo paese. Dopo avere riportato diverse testimonianze, Bocconi ritiene che sicuramente ci debba essere una predisposizione naturale al viaggio, perché molte persone possono avere girato tutto il mondo, ma non hanno un'apertura mentale capace di fargli imparare nuove cose, per cui se non ci si rapporta con la gente del luogo, se si continua a mangiare la pastasciutta anche in Cambogia, probabilmente quel tipo di viaggio non porterà niente di "nuovo" al nostro bagaglio di esperienza, se non qualche foto e qualche filmato da mostrare a parenti amici al ritorno. Quindi è necessario mettersi in gioco, se si vuole vivere il viaggio come crescita personale e obbligarsi ad uscire dallo schema di abitudini, che ci danno sempre tanta sicurezza.