Verso un'altra estate

Verso la metà degli anni 50 reduce da nove anni di manicomio e non meno di duecento elettroshock, Janet Frame, all'epoca poco più che trentenne, lascia la natia Nuova Zelanda e si trasferisce in Europa con una duplice prospettiva: continuare a scrivere e, al contempo, affrontare la riabilitazione emotiva e sociale. Ma se la necessità di scrivere si manifesta naturale come il respiro. il contatto con gli altri continua invece a essere problematico. Soggiorna a Parigi, poi in Spagna, infine a Londra. Ed è appunto a Londra che la troviamo, nel febbraio del 1963, sotto lo pseudonimo di Grace Cleave, quale protagonista di ,Ancora l'estate. Grace, scrittrice di riconosciuto talento, è affetta da un disagio psichico che le impedisce di "stare tra le persone per più di cinque o dieci minuti". Non esce mai dalla sua casa di Londra, preferendo al mondo esterno, reale complicato, quello interiore fatto di fervida immaginazione, la cui architettura è il linguaggio scritto e nel quale riesce a muoversi a suo perfetto Agio. Un giorno riceve la visita di un giornalista, Philip Thirkettle, che vorrebbe intervistarla.
L'intervista non procede, ma Philip non demorde e invita la scrittrice a trascorrere un fine settimana nella sua casa di campagna nel nord dell'Inghilterra dove ci saranno anche la moglie e i suoi due bambini. Nonostante il terrore di un qualsiasi contatto col prossimo, Grace cede all'idea di lasciare il cemento grigio di Londra per un panorama bucolico indubbiamente più vicino a quello della Nuova Zelanda. Ma ecco che proprio la nostalgia di quella natura sontuosa e magnifica, innescata da alcune domande di Philip, si presenta perentoria nella mente malferma di Grace, perennemente in bilico tra realtà e immaginazione. Raccontato col gusto sublime del realismo magico e dell'ironia, il week-end si rivelerà disastroso, perché a complicare le cose, ovvero ad accentuare l'incapacità di essere una buona ospite e di sottoporsi a una semplice intervista, s'inserisce una sorta di metamorfosi: Grace si trasforma in un uccello migratore che deve fare i conti con la voglia di tornare a casa, dall'altra parte del Mondo.