Verrà la morte (e avrà il tuo cazzo) di Paolo Silenti edito da Croce Libreria
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Verrà la morte (e avrà il tuo cazzo)

Collana:
OzioSapiente
Data di Pubblicazione:
1 settembre 2013
EAN:

9788864021966

ISBN:

8864021965

Pagine:
172
Formato:
brossura
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Trama Verrà la morte (e avrà il tuo cazzo)

Nella Milano di ieri, l'avventura di una incredibile bambina invecchiata, una vera macchietta, già aderente a Comunione e Liberazione, che va a letto con uno di idee opposte, ex sessantottino, per incastrarlo e farsi sposare. il tapino riesce a sventare il tranello, ma tanto peggio per lui. Sulla scia della rivoluzione fallita, il fallimento di una vita e di tante altre vite, ma forse della vita in genere e delle sue chimere.

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5 di 5 su 2 recensioni

Attenzione: di beghine è pieno il mondoDi C. Sabrina-12 gennaio 2014

In una Milano di ieri, l'autore descrive la propria degradazione fisica e morale attraverso una vicenda grottesca e quanto mai originale che ha come protagonisti la Beghina – una incredibile bambina invecchiata, una vera macchietta, un piccolo mostro dal fascino irresistibile, già aderente a Comunione e Liberazione – e uno di idee opposte, ex sessantottino in crisi con se stesso e con la vita. Con le sue spire velenose, e attraverso un sinistro maleficio, lei lo attira, lo perseguita e lo trascina nel baratro della perdizione. La vicenda si conclude con l'annullamento totale dell'uomo, con l'ultimo atto della sua rovina fisica e morale: un atto degno sublime di ritualità assoluta, che determina la sua espiazione e redenzione definitive, la riconquista di se stesso e della propria libertà. È un'opera difficilmente catalogabile entro le convenzionali forme strutturali, stilistiche e contenutistiche cui la tradizione ci ha abituato. È un romanzo nel diario, la storia di un amore che è vicino alla dissoluzione, alla malattia, alla morte. Un'opera di indubbio spessore psicanalitico, espressione di quel disordine esistenziale, tradotto nei suoi più immediati riflessi sessuali e morali, che troppo spesso giace inconfessato. Da ammirare la scrittura limpida, esplosiva, trasgressiva, e la crudezza poetica delle immagini.

Maramao perché sei morto?Di f. gisella-29 settembre 2013

Ma che cos'è l'emozione erotica che il protagonista rimpiange? Ha perso nella giovinezza, che idealizzava la libertà, la fierezza di un corpo maestro di autonomia da regole di potere. Per adeguarsi ad una donna portatrice di false certezze, mai estranea in una Milano - oggi come ieri- dove sono cittadini eppure estranei tutti. Non si è adeguato allo scaramantico regredire-procreare, perso il modello patriarcale. Il sollievo della donna-Rugiada, come fosse la 'terza via' , non lo libera dalla sua ossessione di abbracciare il negativo per distruggere ogni superficialità. Sopportare la solitudine è il seme della ribellione, il modo eroico di ripartire da sé stesso.