La vendetta di Sasha di Alina Bronsky edito da E/O

La vendetta di Sasha

Editore:

E/O

Collana:
Dal mondo
Traduttore:
Pesetti M.
Data di Pubblicazione:
19 febbraio 2010
EAN:

9788876418891

ISBN:

887641889X

Pagine:
209
Formato:
brossura
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Trama La vendetta di Sasha

Sasha, all'anagrafe Aleksandra, ha due sogni: scrivere un libro sulla madre e uccidere Vadim, l'uomo che l'ha assassinata. Mentre rimugina sui progetti di vendetta e ricorda la madre che lei ha adorato ma che l'ha fatta tanto arrabbiare per la debolezza nei confronti del suo assassino, Sasha fa i conti con la vita nel ghetto russo di una città tedesca. Una vita che non è rosa e fiori, tra l'impegno a tirar su i due fratellini, la violenza delle strade dove volano sassi e bottiglie vuote, gli amori difficili, l'integrazione nel nuovo paese tanto dura anche per una ragazza dall'intelligenza straordinaria come la sua. Incastrata nel punto di intersezione degli universi paralleli che le ruotano intorno, Sasha sa muoversi in ognuno ma non si sente a suo agio in nessuno. Anche lei però troverà la sua strada, aiutata dall'ironia affilata come un rasoio, la volontà di ferro e lo sguardo severo e disincantato.

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3 di 5 su 1 recensione

La vendetta di SashaDi S. Lucia-9 aprile 2011

Sì, c'è qualche spunto molto interessante, ma nel complesso non decolla. Sasha è russa e vive in Germania. Prima di tre fratelli, il patrigno le ha ucciso l'amatissima ed eccentrica madre, e lei ora cerca di tenere insieme i pezzi della famiglia, aiutata dalla grassa e ingenua cugina Maria, che non sa una parola di tedesco e vive solo per prendersi cura di loro. Sasha è intelligentissima e colta e soffre l'ambiente miserabile, ignorante e claustrofobico degli emigrati russi dove è costretta a vivere. Fantastica di uccidere Vadim, il patrigno, al momento chiuso in prigione. Le premesse erano interessanti, il personaggio quasi perfetto. Purtroppo non c'è la storia, le bislacche avventure di Sasha con il giornalista Volker e il figlio malaticcio Felix non attraggono più di tanto, ed il resto sono una serie di quadretti più o meno riusciti. Il finale è poi la cosa più fiacca e prevedibile di tutte... Insomma, si vede che è un'opera prima e che l'autrice ad un certo punto non sapeva bene dove andare... Peccato.