La vecchiaia. Testo latino a fronte di M. Tullio Cicerone edito da Barbera

La vecchiaia. Testo latino a fronte

Editore:

Barbera

A cura di:
O. Fuà
Data di Pubblicazione:
26 giugno 2008
EAN:

9788878992078

ISBN:

8878992070

Formato:
rilegato
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Trama La vecchiaia. Testo latino a fronte

Con questa operetta, composta all'inizio del 44 a.C., immediatamente prima dell'uccisione di Cesare, Cicerone, in un periodo per lui pieno di amarezze familiari e politiche, avverte il bisogno di consolare se stesso, ormai sessantaduenne, nonché Attico, destinatario dello scritto, di pochi anni più anziano. O, meglio, mira ad indicare ai romani di quale dignitas e auctoritas la vecchiaia possa essere ancora garante. Per ottenere lo scopo, Cicerone sceglie a portavoce Catone, ottantaquattrenne protagonista del dialogo, figura di intatta autorevolezza e di forte prestigio politico. Ma il Catone del "De senectute" è diverso dal personaggio che la storia ci ha consegnato. È un Catone idealizzato, deformato, rappresentato vicino al circolo scipionico, con una decisa caratterizzazione filosofica e, addirittura, capace di considerare il bello prima dell'utile. L'operetta presenta anche una ricca rassegna di exempla scelti tra i grandi personaggi del mondo greco e, soprattutto, dell'eroico passato romano, risultando, in tal modo, non più un semplice trattato teorico sulla vecchiaia, ma un concreto strumento di propaganda politica.

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La ricchezza della vecchiaia secondo CiceroneDi C. Raul-4 ottobre 2010

In tempi in cui gravi sciagure si aggravavano sulla Repubblica romana e la libertà, l'amore e la lealtà sembravano del tutto spente negli animi dei romani, Cicerone nel 44 a.C. in una visione religiosa ed elevata della vita si accinse a dissipare le false opinioni di chi attribuiva alla vecchiaia la causa di molti dei mali di cui gli uomini soffrivano, quasi che essa, peso insopportabile, impedisse ogni piacere ed ogni operosità della vita. Nonostante la distanza temporale e l'implacabile frenesia della vita contemporanea, le placide riflessioni di Cicerone sono sempre più attuali per chi volesse esorcizzare il tabù della vecchiaia come "ombra della morte", preparandosi anzi agli anni più fecondi intellettualmente per lo studio e l'esercizio del pensiero.