Uomovivo. Ediz. integrale di Gilbert Keith Chesterton edito da Morganti Editori
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Uomovivo. Ediz. integrale

Traduttore:
Morganti P.
Data di Pubblicazione:
1 gennaio 2013
EAN:

9788895916019

ISBN:

8895916018

Pagine:
256
Formato:
brossura
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Trama Uomovivo. Ediz. integrale

L'incredibile Innocent Smith, in completo verde-speranza, panama, borsa gialla e ombrello, plana nel giardino di Casa Beacon, pensione gestita da Mrs Duke sulle colline sopra Londra, e irrompe nella grigia esistenza dei cinque annoiati ospiti, prigionieri di mediocrità e raziocinio, con il compito di metterli alla prova con comportamenti irrazionali e incomprensibili, quindi potenzialmente "pericolosi". Per questo, subisce da loro un bizzarro processo casalingo, con le accuse di tentato omicidio, furto con scasso e bigamia. Lui accetta la parte del colpevole e si lascia docilmente processare, ma alla fine saranno proprio le sue stranezze a farlo assolvere. Sarà l'avvocato a smontare le accuse, svelando il senso del suo nome, Uomovivo.

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2 di 5 su 2 recensioni

AffascinanteDi R. Angela-27 dicembre 2013

Lo stravagante protagonista Innocenzo Smith accende nel lettore, abituato solo a sopravvivere, il desiderio di vivere e di gioire. Questo libro è un invito a svegliarci e a ricordarci del valore di ogni cosa: perfino una pozzanghera, cioè un sottile strato di acqua sporca, "rispecchia l'infinito, ed è piena di luce". Ricco di spunti e colpa di scena, scritto con il linguaggio dell'epoca e con uno stile ben ponderato.

UomovivoDi i. paola-13 luglio 2011

Rimane per me un mistero come si possa elevare sull'olimpo dei grandi un autore dalle idee antisemite dopo quello che è accaduto nel nostro secolo a seguito delle stesse. E poiché c'è chi con buona dose di faccia tosta nega questo dato, anche se evidente, cito: "è anche vero che gli ebrei hanno tessuto su tutte queste nazioni una rete internazionale, che è anche del tutto antinazionale. Per quanto possa essere inumana la loro usura e la loro oppressione dei poveri, non sono mai così inumani come quando diventano degli umanitari idealisti". I protocolli dei Savi di Sion? No, il racconto "La torre del tradimento" nell'antologia "L'uomo che sapeva troppo" di Chesterton. Oppure ecco qui un altra perla del medesimo volume e del medesimo tenore: "E' già troppo brutto che una banda di maledetti finanzieri ebrei ci abbia spediti qui, dove non c'è nessun interesse inglese da servire (...)". Io queste frasi le trovo agghiaccianti. Sono stato ad Aushwitz, ho visto le foto di bambini, donne, uomini, giovani, anziani sterminati in quel mattatoio, che sicuramente non avevano nulla del finanziere e dell'usuraio ma erano impiegati, contadini, operai; e mi domando come si abbia il coraggio oggi di pubblicare chi ad un certo clima, che piaccia o no, ha contribuito. Mi fermo qui che è meglio.