L' uomo che superò i confini del mondo. Vita e viaggi di Cristoforo Colombo, l'eroe che dovrebbe essere santo di Ruggero Marino edito da Sperling & Kupfer

L' uomo che superò i confini del mondo. Vita e viaggi di Cristoforo Colombo, l'eroe che dovrebbe essere santo

Collana:
Saggi
Data di Pubblicazione:
25 maggio 2010
EAN:

9788820049126

ISBN:

8820049120

Pagine:
429
Formato:
rilegato
Argomenti:
Storia delle Americhe, Storia moderna dal 1450-1500 al 1700
Acquistabile con la

Descrizione L' uomo che superò i confini del mondo. Vita e viaggi di Cristoforo Colombo, l'eroe che dovrebbe essere santo

In questo libro, la sua tenace e anticonformista ricerca storica di Ruggero Marino si spinge ancora oltre, regalandoci una narrazione che smonta a uno a uno i "miti" costruiti sulla figura dell'Ammiraglio. A partire proprio dalla grande bugia secondo cui Colombo approda al Nuovo Mondo per errore, nel tentativo di circumnavigare il globo terrestre e raggiungere l'estremo Oriente. Niente di più falso: il genovese è perfettamente consapevole del suo obiettivo ed è molto più di un semplice e fortunato uomo di mare. Si muove sulla base di antiche mappe con la decisione di un missionario, di un soldato di Cristo, con lo stesso afflato religioso che caratterizzava gli ordini cavallereschi e, in particolare, quello più misterioso della Storia: i Templari. È un messaggero, incaricato direttamente da un papa, Innocenzo VIII. E l'Ammiraglio, il Christo Ferens (come si firmava), subirà l'infamia di tornare in Spagna in catene, per poi essere liberato da quei re cattolici, Ferdinando e Isabella, cui si è devotamente affidato ma che hanno più di una responsabilità tanto nell'accaduto quanto nella falsificazione storica che seguirà. Per secoli la figura di Colombo sarà dimenticata, e tuttora è in attesa di un'autentica riabilitazione. Per due volte è stato avviato un processo di beatificazione, regolarmente interrotto, prima di prendere in esame i documenti più importanti, in grado di certificare la sua fulgida condotta cristiana.

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5 di 5 su 1 recensione

IL RISCATTO DI UN NOSTRO EROEDi P. Tullio-27 settembre 2010

Mi entusiasma questo instancabile appello al pubblico del bravo Marino, rinnovato in decennale lotta solitaria, battendosi per ristabilire verità di cui la storia ha perso memoria. All’instancabile impegno votato al riscatto di uno dei più eminenti personaggi del nostro passato va reso il giusto omaggio. Come perdere l’opportunità di questa nuova lettura, dopo aver già letto - e favorevolmente commentato - CRISTOFORO COLOMBO – L’Ultimo dei Templari, preceduta da CRISTOFORO COLOMBO E IL PAPA TRADITO? Saluto, nuovamente il coraggio in cui in lunghi anni di meticolose indagini, minuziose ricerche e logoranti riletture di antichi documenti che Marino ha pazientemente spulciato, indifferente a quanto sostenuto per 5 secoli perfino da storiografi di cattedra. Nonostante le falsità, ingiuste accuse, equivoche sentenze e le ingloriose condanne, emanate dai più diversi personaggi, Marino non s’è scoraggiato e nella solitaria battaglia personale contro tante avversità, ha caparbiamente continuato le scrupolose visitazioni di luoghi, musei, biblioteche ed archivi rimasti seppelliti nella secolare omertà, senza esentare consultazioni di confronti con specialisti italiani e stranieri, con l’unica finalità di liberare il grande navigatore dall’indegno discredito prodotto ad arte dai nemici, che avrebbero invece dovuto celebrarne la gloria, su memorabili monumenti. Apprendiamo come per troppo tempo il nostro vero Colombo sia stato ignorato, mentre i meriti venivano usurpati e carpiti da avversari che, nella trama ordita lo hanno privato dei diritti sulle terre scoperte. Sfruttando buona parte delle conoscenze dell’esperto navigatore, con infami raggiri, ne decretavano la disgrazia. Ora ritroviamo il probo idealista pacifista che anticipa la modernità: portava il verbo del Salvatore lontano, colonizzando nuove terre con Cristiani tolleranti, disposti a convivere anche con altre confessioni. L’innocente Colombo, esautorato dalle cariche, assediato dalla coltre di menzogne, subiva la prevalenza di famigerati “conquistadores”, usurpatori della memoria di Gesù, con la croce in una mano e la spada insanguinata nell’altra. Seminando morte, distruggevano intere culture, dalle Antille alla Terra del Fuoco e dell’inestimabile patrimonio, con il contributo dell’inquisizione si salveranno poche briciole, mentre conserviamo il ricordo di una caterva di delitti impuniti. Tacciato come marinaio incolto, avventuriero disumano, Colombo torna in Spagna in catene, vittima del complotto che lo cancella dalla storia. In queste pagine resuscita nella ciclopica dimensione umana; riaffiora, cresce e splende il raro artefice della svolta impressa al destino della storia. Ritroviamo l’immagine del competente cartografo, ricevuto dalle corti europee; fedele ai principi etici, sostenuto dal papa Innocenzo VIII, suo presumibile padre. Vediamo come mette alla prova i propri segreti, le intuizioni e trasforma dubbi in certezze: sulla scorta di antiche carte che indicavano un’ alternativa via dell’Asia approda nel Nuovo Mondo. Accompagnato da traditori, Colombo cade nella trappola e la fama di eroe si trasforma in quella di vigliacco. Nuove versioni storiche sono spacciate dai “cattolicissimi” Fernando e Isabella di Spagna, in combutta col pontefice spagnolo Alessandro VI, Borgia, che evoca i più macabri intrighi della storia ecclesiastica. Consola che la riscoperta dei suoi meriti non deriva da futile sciovinismo. Marino ripercorre le tappe del suo riscatto iniziate dal francese conte Roselly de Lorgues, che per primo rivaluta Colombo, dando inizio a prospettive che redimono la figura del grande Genovese, per riportarlo sul piedestallo che gli compete. Questo nuovo saggio costituisce il valido complemento delle due opere precedenti, con cui Marino ha saputo dissodare un terreno compattato dal tempo e reso arido; liberando le fertili zolle, mostra tutta la fecondità nascosta. Agli specialisti il compito di vangare ancora nello storico compendio, inspiegabilmente dimenticato e taciuto dagli accademici. L’autore porge il testimone a chi dovrebbe investigare ulteriormente, per riportare alla luce l’illuminante verità insabbiata: una realtà ora, in parte, rimessa a nudo e troppo a lungo dissimulata del grande personaggio, denigrato come un martire. La riabilitazione viene riproposta al pubblico con l’accurata ricostruzione ricca di prove e documenti, che illustra il secolare maleficio di cui è rimasto vittima. Perciò, in conclusione, è giunta l’ora della riconoscenza anche per Ruggero Marino che, per tanti anni ha generosamente dedicato le sue energie nella faticosa quanto benemerita ostinazione, alla ricostruzione della vera identità del cristiano-eretico Cristoforo Colombo e del suo pontefice.