Descrizione Un uomo in fuga. La vera storia di Marco Pantani
Una storia che non si è ancora conclusa, un atleta che non smette di brillare come uno dei più emozionanti eroi sulla due ruote che il ciclismo abbia mai avuto. Marco Pantani, che ha scritto la sua avventura di salite e risalite una potente pedalata dopo l'altra, con la rabbia caparbia del campione, viene qui raccontato dalla sua manager, che gli è stata accanto dal 1998 fino alla fine. Manuela Ronchi ricostruisce fedelmente le tappe della vita del Pirata, dall'infanzia all'esordio nel ciclismo, dai trionfi al Tour de France e al Giro d'Italia fino all'inizio di quel lento e dolorosissimo declino, cominciato a Madonna di Campiglio, quando Pantani fu escluso dal Giro del '99 con un valore di ematocrito sopra il consentito. Un libro che ripercorre la vita di un fuoriclasse indimenticato del ciclismo mondiale. Un libro per conoscere l'atleta, per capire l'uomo.
Recensioni degli utenti
Nel ricordo del pirata-27 gennaio 2017
Lessi questo libro all'epoca dell'uscita, a pochi mesi dalla scomparsa del Pirata. Rimasi abbastanza sconvolto dalle storie raccontate. Il racconto è molto dettagliato essendo stato scritto dalla sua manager. Per chi è appassionato di Pantani, e lo ha amato nei suoi anni di gloria, è una lettura indispensabile (anche se molto toccante). Consigliato in ogni caso a tutti anche a chi non conosce il personaggio e vuole capire cosa lo ha tormentato durante la sua carriera.
La caduta del Pirata-14 settembre 2010
Non so se questo libro, la Ronchi, lo abbia scritto per sè o, come dice, per Marco. A me sembra che sia più un autodifesa dell'ex manager del Pirata, un modo per dire al mondo: "io non c'entro con quello che è successo a Marco, anzi ero l'unica che lo ha sostenuto fino in fondo e che gli è sempre rimasta a fianco" Non so se realmente sia così, la storia di Pantani presenta tanti punti incomprensibili. In ogni caso il libro racconta gli anni del declino di Pantani, dall'apogeo del 1998 fino alla sua scomparsa, si dilunga troppo su alcuni episodi, e ne tralascia altri che meriterebbero più attenzione; in definitiva non è un granchè, anche se rileggere le vicende di un uomo che sportivamente ha appassionato, è sempre commovente...